Benvenuti al Sud: raffiche da 50 nodi e onde altissime fanno planare i Volvo Ocean 65 a 38 nodi verso Melbourne
Vento estremo ad oltre 50 nodi, muri d'acqua e freddo: la Volvo Ocean Race mostra la sua vera faccia nell'Oceano del Sud
Vento estremo ad oltre 50 nodi, muri d'acqua e freddo: la Volvo Ocean Race mostra la sua vera faccia nell'Oceano del Sud
L’inizio della terza tappa della Volvo Ocean Race, tra Città del Capo e Melbourne, passa per l’Oceano Antartico, che ha già mostrato di cosa è capace: come messaggio di benvenuto montagne d’acqua e venti ad oltre 50 nodi.
La VOR entra nel vivo e le barche planano a quasi 40 nodi
Dopo la partenza da Città del Capo, gli equipaggi della Volvo Ocean Race si sono trovati subito di fronte ad un dilemma potenzialmente cruciale: andare a nord per avere vento forte o lanciarsi nei venti burrascosi, tra i 35 e i 50 nodi, della rotta più a sud.
Il sistema di bassa pressione, esteso per circa 1500 miglia, ha inghiottito quasi tutti i 7 equipaggi, alzando onde altissime e facendo planare i Volvo Ocean 65 all’incredibile velocità di 38 nodi. Dall’inizio della Volvo 2017, questo passaggio è stato il più estremo e difficile, non solo fisicamente ma anche dal punto di vista tattico. Ogni decisione presa in questa fase, sebbene iniziale, potrebbe infatti rivelarsi determinante per l’esito della tappa.
Terza tappa della VOR: al comando Dongfeng e MAPFRE
Continua il testa a testa tra cinesi e spagnoli, che in classifica sono ad un punto di distanza e in mare ad una manciata di miglia l’uno dall’altro. Dongfeng comanda ed è l’equipaggio più a sud della flotta, ad appena 7 miglia dalla zona interdetta alla navigazione. Dietro a lui MAPFRE, distanziato di neanche 6 miglia, troppo poche per stare tranquilli. La coppia di testa sta navigando con un altro passo e per ora ha già staccato Vestas, in terza posizione, di circa 72 miglia.
“Le condizioni sono estremamente impegnative -ha raccontato il timoniere di Vestas, Mark Towill– abbiamo avuto da 30 a 40 nodi per 24 ore. Eravamo consci di dove stavamo andando venendo qui e abbiamo sicuramente trovato quel che ci aspettavamo”.
Brunel quarto, Azkonobel ripara in navigazione. Scallywag e TTOP a nord
Dietro Vestas, Brunel è il primo della parte bassa della classifica, a metà tra la barca più a nord e quella più a sud ma con appena 20 miglia di vantaggio sul diretto inseguitore Azkonobel, che è stato costretto ad una sosta forzata dopo aver danneggiato in due punti la vela durante una strambata. I membri dell’equipaggio hanno quindi dovuto ammainare in navigazione.
Più a nord di tutti TTOP e ScallySwag hanno evitato parte della tempesta, rimanendo comunque in zone di vento molto intenso. Questa scelta per ora li ha portati a perdere circa 200 miglia sui leader della tappa, Dongfeng e MAPFRE.
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