Lo studio Tillberg Design of Sweden ha svelato i primi render del nuovo “yacht liner” commissionato da Four Season, rinomata catena di alberghi e resort in tutto il mondo, di cui i designer nordeuropei stanno curando esterni e masterplan. Si tratta di un superyacht di 207 metri di lunghezza (e 27 di larghezza), che sarà varato da Fincantieri e solcherà il mare nel 2025.

Uno “yacht liner” tra Christina O e James Bond

“Questo progetto conferma una nuova e forte tendenza nella nautica moderna – spiega Fredrik Johansson, partner e direttore esecutivo di Tillberg Design of Sweden – ovvero le navi da crociera di lusso. Si tratta di una nuova generazione di imbarcazioni esclusive che combinano dimensioni di piccole e intime navi da crociera con servizi, magnificenza e raffinatezza da superyacht”.

“Il progetto – sottolinea Johansson – è iniziato con una visione molto chiara da parte del nostro cliente, condensata nell’unica frase del brief: immagina che Christina O, il leggendario yacht costruito per Aristotele Onassis, incontri James Bond. Sarebbe difficile sbagliare, ma è comunque una grande sfida. Tutto, ogni elemento e ogni dettaglio dello yacht, deve essere perfetto“.

Vero e proprio hotel di lusso sull’acqua, lo “yacht liner” avrà 95 suite progettate sempre da Tillberg Design of Sweden, organizzate su 14 ponti. L’obiettivo stilistico è quello di una imbarcazione dall’eleganza senza tempo, contraddistinta da una architettura sinuosa.

Le linee e le proporzioni dello yacht del magnate greco, che a poppa aveva un ponte piscina particolarmente generoso, sono state reinterpretate, aggiungendo una piscina lunga addirittura 20 metri e trasformando il fumaiolo in una esclusiva Funnel Suite: quasi 900 metri quadrati di spazio sia coperto sia aperto, diviso su quattro livelli, da cui dominare l’intero “yacht liner”. A questa cabina si potrà accedere direttamente e discretamente dalla piattaforma del tender a pelo d’acqua, un’opzione che sarebbe stata molto apprezzata anche da James Bond.

Altra inedita soluzione è la marina trasversale, estesa per tutta la larghezza dello scafo: un doppio porto turistico capolavoro di ingegneria, il cui disegno a terrazze consente agli ospiti di godersi il mare in modo diretto, con accesso sia alle attività acquatiche sia alla “sea limousine” per i trasferimenti a terra.

Interni da dolce vita

La distribuzione degli spazi a bordo è studiata per offrire sia la giusta privacy sia la socialità, a cui contribuisce il fondo della stessa piscina, raddoppiabile come palcoscenico o passerella da sfilata.

“Gran parte dell’ispirazione – sottolinea Johansson – è derivata dall’atmosfera privata e sofisticata del Surf Club di Miami Beach, oltre che, naturalmente, dal periodo aureo dello yachting classico. Sin dalle prime fasi di progettazione abbiamo infatti deciso che il layout generale dovesse essere concepito per accogliere ogni singolo ospite come si trovasse sullo yacht di un caro amico, infondendo un immediato senso di relax e di appartenenza.”

Gli interni sono ispirati alla raffinatezza mondana della Dolce Vita, offrendo tutto ciò che risulti indispensabile per un soggiorno assolutamente esperienziale. Le suite sono organizzate per essere combinabili, in modo da aumentare la superficie abitabile e dare vita a residenze che richiamino l’idea di ville sul mare. Grandi vetrate a tutta altezza (fino a quasi 2,5 metri, misura più urbana che nautica) apriranno gli interni alla luce e agli spazi sui ponti terrazzati, aumentando il grado di comfort architettonico completato da tutta una serie di servizi complementari come ristoranti, lounge, bar e spa.