Customizzare con la stampa 3D: Paolo Nazzaro di Superfici racconta il “su misura” di domani
Componenti di bordo su misura grazie alla ricerca nel campo della manifattura additiva della spezzina Superfici
Componenti di bordo su misura grazie alla ricerca nel campo della manifattura additiva della spezzina Superfici
Nata cinque anni fa come start-up dal felice incontro al Polo Universitario Marconi di La Spezia tra Paolo Nazzaro, Davide Telleschi e Guido Zannoni, giovani intraprendenti con la voglia di portare le loro conoscenze tecnologiche nel mondo della nautica, Superfici oggi è una realtà affermata nel settore della manifattura additiva (quella che più comunemente viene chiamata stampa 3D) e di tutti i servizi a corollario del design generativo.
Il suo portfolio, che spazia dai componenti di bordo ai modelli in scala, dai prototipi alle scansioni tridimensionali di imbarcazioni, vanta infatti clienti del calibro di Amer Yachts, per cui ha realizzato la plancia fly del superyacht 94, di Sacs Marine e di Tankoa.
Al Salone di Genova abbiamo incontrato Paolo Nazzaro, managing director di Superfici, che ci ha parlato delle novità della scrl spezzina e del ruolo della stampa 3D anche sulle imbarcazioni. “Il nostro scopo – ha spiegato – è stato sin dagli esordi apportare tutte le potenzialità dell’innovazione tecnologica in un settore ancora di impronta per gran parte artigianale come quello della nautica. Senza per questo escludere la customizzazione, anzi. Ne sono la dimostrazione i progetti che abbiamo portato qui al Salone Nautico”.
Il primo è un volante con schermo multifunzione integrato Raymarine, sviluppato in design generativo. “Studiato per avere letteralmente tutta la barca tra le mani, concentrando i comandi di una intera plancia nello schermo AXIOM 7” centrale – ha sottolineato Nazzaro – il volante nasce dallo studio di forme organiche naturali, simili a quelle di molte creature marine. Il supporto, un vero e proprio esoscheletro di ABS dall’originale disegno avvolgente, è un prototipo che rende evidenti le peculiarità della manifattura additiva: semplificazione dei processi e dei tempi produttivi, leggerezza formale, riduzione dei costi”.
Qualità che portano la serialità industriale ad un grado di complessità realizzativa superiore – molti pezzi oggi a firma Superfici non si sarebbero potuti ottenere da stampi tradizionali – e nel contempo avvicinano ai desideri sia funzionali sia soprattutto estetici del cliente. Esemplari in tal senso la griglia di aerazione della sala macchine e il gruppo delle luci di via dell’Exuma HTC5 di Uniesse Marine Yachts, il gruppo ottico dello Strider 15 di Sacs Marine, il supporto per speaker audio con griglia personalizzata per Tankoa.
“Siamo in grado di produrre componenti tecnici per ogni tipo di imbarcazione – ricorda Paolo Nazzaro – pezzi unici prodotti con stampanti 3D già pronti da posare in opera senza necessità di dime o di forature, grazie alla precisione millimetrica della tecnologia. Si tratta della customizzazione avanzata di cui parlavo prima, che nulla intende togliere alla tradizione nautica della manualità ma semplicemente aprire nuove possibilità”.
Basti pensare anche solo all’aiuto che la tecnologia può dare nella riproduzione di piccoli, e ormai costosissimi in termini di tempo e di materie prime, pezzi di barche storiche, di cui si siano persi i disegni tecnici o le capacità manuali. Così è stato per la digitalizzazione dell’ultimo leudo ligure, condotta da Superfici con il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Genova, ricostruendone le matematiche per riprodurre parti o elementi mancanti.
In un’ottica esplorativa più contemporanea nascono anche i pannelli sagomati luminosi portati a Genova, frutto della ricerca costante che Superfici conduce, disegnati da Giulia Santone e da Riccardo Camurri.
“Oltre alle commesse dei nostri clienti – ha concluso Nazzaro – ci piace proporre sempre qualcosa di innovativo, scoprendo territori consoni alla manifattura additiva. Per questo collaboriamo spesso con scuole e università. Questi prototipi di pannelli hanno caratteristiche ibride: illuminano e nel contempo possono essere griglie di mandata del condizionamento, decorando le superfici degli interni delle imbarcazioni. Entrambi sono stampati 3D, il modello Branchie in verticale, Dune invece in orizzontale, per fare emergere la struttura portante interna e creare giochi di luce tridimensionali”.
Argomenti: amer-yacht, Daily Nautica, Saloni Nautici