Il lusso della solitudine lontano da riva: il floating design secondo Plage Privée
Dopo il Salone Nautico di Genova LN ha intervistato la fondatrice di Plage Privée e il designer del suo ultimo progetto "New Mobility Boat"
Dopo il Salone Nautico di Genova LN ha intervistato la fondatrice di Plage Privée e il designer del suo ultimo progetto "New Mobility Boat"
Tra barche e yacht di grandi dimensioni, al Salone Nautico di Genova spiccava un piccolo ma raffinato prototipo di floating design. Si chiama New Mobility Boat ed è un’isola galleggiante prodotta da Plage Privée, giovane start up di Torino, che permette di allontanarsi da riva e provare il lusso della solitudine. Liguria Nautica ha intervistato Elena Castelli, fondatrice di Plage Privée e Giuseppe Armano, designer del nuovo progetto New Mobility Boat.
LN: Come è nata l’idea di Plage Privée?
EC: È nata all’isola di Giannutri, a bordo di un piccolo gonfiabile scelto per evitare le rocce scure e bollenti. Piacevole stare in acqua, ma con il disagio di doversi muovere con attenzione per non cadere in mare con tutte le proprie cose. Da qui l’idea di realizzare qualcosa che consentisse di restare tranquillamente al largo tutto il giorno, lontano da spiagge affollate, rocce aguzze o bollenti: Île Flottant, lounge gonfiabile dotata di accessori e di propulsione elettrica per allontanarsi con discrezione e silenziosamente dalla folla. Molte altre idee sono poi scaturite da questo primo progetto, andatesi concretizzando nel New Mobility Boat, lounge a scafo rigido presentata in anteprima al Salone di Genova.
LN: Come è andata questa edizione del Salone Nautico di Genova?
EC: Non è la nostra prima volta al Salone: ci eravamo già stati due anni fa per capire l’interesse per il nostro primo progetto gonfiabile, Île Flottante. Visti i risultati positivi, siamo tornati quest’anno per presentare in anteprima il New Mobility Boat. E possiamo ritenerci molto soddisfatti anche dopo questa seconda esperienza: grande interesse, ottimi contatti, tanti complimenti meravigliosi… Ora dobbiamo lavorare perché tutto si concretizzi e la nostra start up diventi un brand riconosciuto.
Giuseppe Armano è invece il designer chiamato dal brand per disegnare la nuova lounge a scafo rigido: con diversi anni di esperienza nel car design e al centro stile Alfa Romeo ha dato un’impronta sinuosamente futuribile a questo prototipo, concepito come un trimarano di dimensioni ridotte che tuttavia non assomiglia a nessun altro natante sul mercato.
LN: Prima volta nel mondo della nautica?
GA: Sì e mi sono molto divertito. Quando sono stato chiamato a ideare un nuovo prodotto per Plage Privée, mi è stato chiesto di partire dal concetto di “materassino rigido”. La mia esperienza nel mondo dell’automotive e l’inclinazione per il design degli anni d’oro della cultura italiana hanno portato alla nascita di New Mobility Boat. Un’evoluzione stilistica, oltre che tecnica, del primo progetto del marchio: ho infatti lavorato sulla silhouette, per garantire unitamente alla stabilità e alla mobilità la qualità estetica dell’insieme.
LN: Altri progetti in vista per Plage Privée?
GA: Le idee sono tante, prima però, come mi piace ricordare metaforicamente, “il piatto va cucinato bene”. Dobbiamo mettere a punto definitivamente New Mobility Boat per farlo diventare portabandiera di questo piccolo e sofisticato marchio. Che già si distingue, a mio parere, per eleganza e innovazione. A partire dal logo, così semplice seppure raffinatamente d’impatto.
Leggera e di dimensioni ridotte (50 chili di peso per un ingombro di circa 230×175 cm), per semplificarne spostamento e rimessaggio, questa lounge a scafo rigido può essere dotata di un motore a propulsione elettrica e sul piano prevede appositi alloggiamenti per oggetti personali, tavolino, ombrellone e vela.
Argomenti: Daily Nautica, Saloni Nautici