Francesco Rogantin di NAMES: “Ecco come ho ingegnerizzato il Codecasa Classic Yacht 24 M/Y ‘Vero”
Varato a fine 2023, lo yacht Codecasa riassume soluzioni ingegneristiche avanzate, frutto del lavoro di Francesco Rogantin dello Studio NAMES
Varato a fine 2023, lo yacht Codecasa riassume soluzioni ingegneristiche avanzate, frutto del lavoro di Francesco Rogantin dello Studio NAMES
C’è il design e ci sono i contenuti tecnici. Il primo è percepibile a colpo d’occhio, i secondi richiedono una lettura e una conoscenza della materia e del settore più approfondita. Francesco Rogantin, fondatore dello studio di progettazione navale NAMES (Naval Architecture Marine Engineering Studio), con sede a Varazze, svela il lavoro di ricerca che porta alle soluzioni ingegneristiche più innovative, prendendo come esempio una delle sue ultime collaborazioni, quella per la realizzazione del Codecasa Classic Yacht 24 F242 M/Y “Vero” varato a fine 2023.
Codecasa Classic Yacht 24 M/Y Vero: design retrò, ingegneria avanzata
Vagamente retrò, ma di ultima generazione, questo motoryacht, disegnato da Luca Dini, ha richiesto un raffinato impegno di sintesi tra il design ispirato alla nautica degli anni ’60 e le dotazioni tecniche adatte a prestazioni e ad esigenze assolutamente contemporanee. “La sfida complessa – spiega lo stesso Francesco Rogantin – è stata proprio quella di unire le linee classiche a una costruzione moderna, per trasformare questo 24 metri in qualcosa di unico. A Dini il merito di aver dato allo yacht una personalità marcata, a noi invece il compito di ingegnerizzare il progetto.”
L’opera affidata a Francesco Rogantin è stata così quella di progettare “tutto quanto costituisce la struttura della barca: dallo studio delle linee d’acqua dell’opera viva alle soluzioni costruttive (ad esempio per montare gli oblò nell’opera morta), oltre ovviamente alle strutture dello scafo e dei ponti“. Uno studio condotto in parallelo con gli altri professionisti coinvolti, con cui si è creata una totale sinergia tecnica, senza alcuna sovrapposizione dei ruoli.
Innovazione firmata Francesco Rogantin
Lo yacht Codecasa è lungo 24 metri fuori tutto, con un baglio di 6,5 metri al massimo. La propulsione è affidata ad una coppia di motori MAN V12 da 1.550 cv l’uno, capaci di portare le 90 tonnellate del dislocamento a pieno carico a una ragguardevole velocità di 25 nodi: merito anche della carena semidislocante di alluminio dalla tradizionale trasmissione a linea d’asse, progetto dello studio NAMES in collaborazione con il cantiere committente. La velocità di crociera può essere così di 20 nodi, con un’autonomia di 2.100 nm a 9 nodi, grazie ad un serbatoio di carburante da 10.000 litri.
Inoltre, l’équipe di Rogantin ha ideato una particolare gru, posizionata sul ponte principale, per alare il tender custom di 4,8 metri: a totale scomparsa, permette di lasciare completamente libera la superficie d’azione, da trasformare al bisogno in un’area living scoperta, sgombra da ogni tipo di attrezzatura. Altrettanto sfidante e impegnativo il progetto della struttura del beach club a poppa, che l’armatore desiderava quasi interamente chiuso.
“E’ stata la prima volta – sottolinea Francesco Rogantin – che il nostro studio ha lavorato con i Cantieri Navali Codecasa. Una collaborazione che si rinnoverà con il progetto Classic 110, un 34 metri sviluppato a partire dalle scelte estetiche e progettuali proprio del Codecasa Classic Yacht 24, sempre in collaborazione con lo studio Luca Dini Design”. Intanto, dopo il varo, nel sito produttivo del cantiere di Viareggio il Codecasa Classic Yacht 24 è già in avanzata fase di collaudo, con consegna prevista nei primi mesi del 2024.
Argomenti: barche a motore, Cantieri Navali, motori marini