21 aprile 2020

Lo “sporty-chic” della prossima Custom Line Navetta 30 di Ferretti Group

21 aprile 2020

La nuova Navetta 30 del marchio di Ferretti Group porta le firme dello studio di architettura ACPV per gli interni e di Filippo Salvetti per lo scafo

La nuova Navetta 30 del marchio di Ferretti Group porta le firme dello studio di architettura ACPV per gli interni e di Filippo Salvetti per lo scafo

4 minuti di lettura

Dislocante più piccola della gamma Custom Line (28,43 metri di lunghezza con baglio di 7,3 metri), la nuova Navetta 30 del marchio di Ferretti Group, in costruzione nei cantieri Super Yacht Yard di Ancona, sarà presentata in autunno. Nell’attesa, intanto, sono stati rivelati i cardini del progetto: lo scafo, curato dall’architetto Filippo Salvetti e gli interni, firmati dallo studio ACPV Antonio Citterio Patricia Viel, che puntano su un carattere “sporty-chic”.

Esternamente il profilo enfatizza lo sviluppo orizzontale dell’imbarcazione, ulteriormente dinamizzato dall’accorciamento della caduta dell’upper deck in corrispondenza della cabina amatoriale. Altra peculiarità stilistica è la netta distinzione tra scafo e struttura soprastante, ottenuta mediante l’innalzamento della giunzione con il ponte superiore.

Lavorare sul bilanciamento tra scafo e sovrastruttura ed enfatizzare lo sviluppo orizzontale delle linee esterne – sottolinea il progettista Filippo Salvetti è stato fondamentale per donare dinamicità e slancio ad un prodotto così particolare e complesso”.

Il nuovo design del guscio prevede linee di carena con estensione dell’opera viva verso prua, per garantire ottima vivibilità interna e migliori prestazioni di navigazione, con relativa riduzione dei consumi. Gli ampi volumi interni, concettualmente più da nave che da yacht, sono ottenuti con altezze superiori ai due metri dei ponti e continuità visiva con l’esterno, attraverso grandi vetrate sia a scafo sia superiori.

Il layout “wide body” permette di godere di tutto lo spazio, con salone e suite armatoriale “full beam” sul ponte principale, area pranzo e soggiorno al piano superiore, con plancia integrata verso prua, e ponte sole al terzo livello. Il ponte inferiore ospita invece quattro cabine vip e la zona dedicata all’equipaggio.

Nuovo stile rispetto ai modelli precedenti anche per gli interni, pensati dallo studio ACPV rileggendo gli stilemi della tradizione marinara in chiave assolutamente contemporanea. “Una nuova dimensione di design”, secondo Stefano de Vivo, chief commercial officer di Ferretti Group, declinata in due diversi mood: Texture, dal taglio più giovanile e minimalista e Wooden, maggiormente classico. Nel primo dominano le trame dei rivestimenti tessili nella tinta blu oltremare tipica della tradizione navale, nel secondo protagonista è il legno di teak, con dettagli cromatici più soft.

Il concept interno è intelligentemente costruito scostandosi da una idea di domesticità residenziale, per evitare anche l’effetto di possibile disarmonia stilistica tra arredi e struttura dell’imbarcazione. Così si è optato per soluzioni il più possibile integrate e su misura, realizzate secondo raffinate lavorazioni artigianali. Pregiati anche i materiali, tra cui i tradizionali legno massello e cuoio, accostati ai più moderni carbonio, laccature e texture customizzate di polvere al quarzo su fibra di vetro.

Il progetto degli interni – spiega Patricia Vielè stato studiato in collaborazione con gli ingegneri e gli architetti dello scafo. Grazie all’utilizzo del BIM (Building Information Modeling, software in grado di raccogliere e collegare tutti i dati necessari alla definizione di un progetto costruttivo, ndr) abbiamo il corretto controllo di ogni volume, armonizzando l’interno e l’illuminazione con la forma del guscio esterno”.

I modelli matematici avanzati si sono applicati anche ai fini dell’isolamento acustico degli spazi interni, analizzando ogni possibile fonte di rumore a bordo e optando per una pavimentazione flottante in grado di abbattere l’inquinamento sonoro sia della sala macchine sia del calpestio.

Ideale per lunghe distanze a basso consumo di carburante, Navetta 30 sarà dotata di una motorizzazione standard di due MAN 16 dalla potenza di 800 cavalli, per una velocità massima di 14 nodi ed un’autonomia di navigazione di circa mille miglia nautiche ad una velocità di crociera di 10 nodi. Previste però anche due ulteriori opzioni più potenti. E pinne stabilizzatrici con seakeeper opzionali aumenteranno il comfort in caso di sosta in rada.

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1 commento

  1. Stefano Moroni says:

    Partecipai alla costruzione e assemblaggio del primo prototipo della navetta 26 MT nel 1999 e vedere l’evoluzione attuale dire poco è fantastica .