Project Setteesettanta di Heesen passa a pieni voti le simulazioni in vasca
Le simulazioni fluidodinamiche in vasca promuovono il nuovo Project Setteesettanta del cantiere olandese
Le simulazioni fluidodinamiche in vasca promuovono il nuovo Project Setteesettanta del cantiere olandese
Project Setteesettanta, nome in codice del nuovo dislocante rapido ultraleggero di Heesen di cui vi avevamo dato notizia della firma del contratto di vendita, ha affrontato un rigoroso programma di test e di simulazioni presso la Wolfson Unit di Southampton.
Il controllo della fluidodinamica e del comportamento dei modelli in vasca ha promosso a pieni voti lo scafo dello yacht di 57 metri. “Lo scafo Fast Displacement di questa imbarcazione – spiega Perry van Oossanen, fondatore dell’omonimo studio di progettazione navale – è stato testato in situazioni di mare molto diverse, incluse quelle particolarmente difficili. Abbiamo infatti prestato grande attenzione, sin dalle iniziali fasi di progetto, alla gestione delle accelerazioni, in beccheggio e in rollio, che sono la misura del comfort a bordo, e alla garanzia di una nave asciutta nonostante il design a prua rovesciata“. Altrettanto soddisfacenti sono state le prove in acque calme, che hanno confermato prestazioni eccellenti.
Project Settesettanta, di cui si sta affinando il progetto preliminare in vista dell’ingegnerizzazione prevista a partire da aprile 2023 e della posa della chiglia a settembre dello stesso anno, è uno yacht a motore destinato ad un cliente abituale di Heesen, che ha richiesto una imbarcazione completamente personalizzata, su misura del proprio stile di vita in mare.
Il disegno degli esterni è stato affidato a Frank Laupman dello studio Omega Architects, mentre quello degli interni al veneto Cristiano Gatto, designer con al suo attivo già diversi allestimenti interni customizzati. “Project Setteesettanta, dal punto di vista della gestione dello spazio e del comfort – sottolinea Sjoerd van Herk, senior naval architect presso Heesen – si distingue per un quarto ponte (ad uso esclusivo del proprietario, ndr), una grande piscina a sfioro e la poppa bassa, che ha fatto lavorare i nostri muscoli mentali per garantirne la massima stabilità“.
Il previsto sistema di propulsione convenzionale, con due motori diesel compatti MTU 16V 2000 M72 (da 1.440 kW), è pensato per dare allo yacht una velocità massima di 18 nodi, con una autonomia di ben 3.900 miglia nautiche ad una andatura di 12 nodi. Obiettivi raggiungibili grazie anche alla leggerezza dello scafo di alluminio e al meticoloso controllo del peso complessivo.
Argomenti: barche a motore, Daily Nautica