Sea Eagle II di Royal Huisman: 81 metri di comfort e prestazioni quasi da regata
Dopo 45.000 miglia marine percorse, Sea Eagle II non delude le aspettative di team progettuale e armatore
Dopo 45.000 miglia marine percorse, Sea Eagle II non delude le aspettative di team progettuale e armatore
Con i suoi 81 metri di lunghezza, Sea Eagle II di Royal Huisman rientra nella ristretta rosa dei più grandi yacht a vela di alluminio al mondo. Varato nel 2020, in piena pandemia, dopo un intero giro esplorativo del mondo e 45.000 miglia marine passate sotto alla sua chiglia può finalmente confermare i risultati per i quali il cantiere olandese e il team progettuale composto da Dykstra Naval Architects e Mark Whiteley Design lo hanno concepito.
Test per i mari del mondo
Le prove a vela hanno infatti dimostrato eccellenti performance raggiungendo già i 21,5 nodi con brezza moderata, grazie all’estesa superficie velica e all’estrema velocità di issaggio delle rande, pari a quella di uno sloop grande la metà di Sea Eagle II.
L’input per la realizzazione di questa imponente ed elegante imbarcazione nasce però dai desideri del suo armatore, al suo secondo scafo a vela (il primo era l’omonimo 43 metri sempre di Royal Huisman), che, circumnavigando l’emisfero terreste, ha potuto testarne la possibile concretizzazione.
Poche ma chiare le priorità richieste al team di progetto: uno yacht estremamente confortevole e spazioso, sia per gli ospiti sia per l’equipaggio, con buona tenuta di mare e capace di veleggiare per il mondo offrendo prestazioni quasi da regata. Una barca a vela da vero marinaio, pratica, potente, sicura e facilmente governabile, che privilegiasse l’affidabilità e la funzionalità a inutili fronzoli.
Sea Eagle II, un degno successore
Lungo il doppio e ampio cinque volte tanto rispetto al suo predecessore, Sea Eagle II è uno dei più grandi progetti di Royal Huisman, il cui ceo Jan Timmerman ne ha sottolineato l’importanza. “Continua innovazione, esperienza accumulata e rigorosa sfida personale si sono concentrate in questo progetto – ha spiegato Timmerman – trasferendo anche il lavoro di qualità già condotto per la realizzazione della goletta Athena. Ognuna di queste imprese attende solo un uomo visionario, che abbia il desiderio di trasformare uno yacht a vela davvero rivoluzionario in realtà“.
L’architettura navale, di segno assolutamente moderno, comprende un generoso specchio di poppa e una linea di galleggiamento per quasi tutta la lunghezza dello scafo, che garantisce maggiore stabilità e nel contempo velocità e comfort a bordo. “La dotazione di Sea Eagle II – spiega Erik Wassen di Dykstra Naval Architects – può essere velocemente adattata alle diverse condizioni di mare e di vento, permettendo una navigazione sicura proporzionalmente più lunga“.
Innovazione costruttiva
La sovrastruttura, voluta dall’armatore poco sporgente in altezza ma allungata, è smaterializzata da ampie vetrate lungo i fianchi, in modo che lo sguardo possa spaziare da prua a poppa senza soluzione di continuità. Lo stesso vale anche per i percorsi, visto che nessun gradino interrompe il ponte principale nel passaggio dall’esterno all’interno.
Un risultato estetico che nasconde tecniche costruttive all’avanguardia: il volume superiore è infatti posteriormente saldato in modo convenzionale al ponte principale, mentre anteriormente è semplicemente “incollata”, al fine di assecondare la flessibilità dello scafo sottostante di alluminio. Il tutto con un metodo appositamente studiato, mutuato dalla ricerca aerospaziale e validato da professionisti ufficiali specializzati in classificazione nautica.
Sea Eagle II può accogliere fino a 12 ospiti in 6 cabine, di cui una convertibile in palestra. L’equipaggio può arrivare invece a contare 14 membri, alloggiati in una svariata serie di spazi luminosi e confortevoli. Così come inondate di luce naturale e funzionali sono le aree dedicate all’armatore e ai suoi ospiti, contraddistinte da un design moderno e minimal.
Due i tender disponibili, che per il trasbordo possono attraccare a due piattaforme laterali a ribalta, dotate di scaletta fino al ponte principale, mentre il garage a poppa può contenere una coppia di moto d’acqua e attrezzature varie.
Argomenti: Daily Nautica, superyacht, vela