TDD Sea Design Contest 2023: ecco i vincitori della sezione yacht
Daily Nautica, media partner e in giuria al Tigullio Design District Sea Design Contest 2023, presenta i vincitori, iniziando dalla sezione dedicata allo yacht design
Daily Nautica, media partner e in giuria al Tigullio Design District Sea Design Contest 2023, presenta i vincitori, iniziando dalla sezione dedicata allo yacht design
Il “Sea Design Contest 2023” torna al Tigullio Design District, in contemporanea con la settimana dedicata al design per il mare. Promosso insieme a Nautic One dagli organizzatori del nuovo appuntamento ligure, che si affianca come aggiuntivo distretto “fronte mare” alla Milano Design Week, il concorso si rivolge ai giovani studenti delle facoltà di design nautico e industriale di tutto il mondo, chiamati ad ideare nuovi progetti sui grandi temi riferiti al mare. Una dimensione internazionale, quindi, già vista nella prima edizione dell’anno scorso e questa volta potenziata dalla partnership con Desall, piattaforma italiana che connette progettisti e creativi di ogni Paese.
Una giuria, tre sezioni
La giuria di professionisti e di esperti composta, oltre che dal direttore commerciale di Daily Nautica Claudio Carmosino, da Anna Borla, Ceo e direttore creativo di Anna Borla Design & Yachts, Davide Scomparin, fondatore e Ceo di Desall, Gian Paolo Nari, architetto e yacht designer, Isabel Francoy, architetto e designer, Mauricio Cardenas Laverde, fondatore di Studio Cardenas Conscious Design, Massimo Rosati, architetto, giornalista e fondatore di Design Street Magazine, Roberto Di Stefano, interior designer e Tommaso Piazzolla, fondatore e direttore creativo di Nautic One, ha decretato il podio per ciascuna delle tre sezioni del contest: yacht design, design for all ed industrial design. I vincitori, oltre ad ottenere una visibilità internazionale, saranno tra i protagonisti dell’edizione 2024 del Tigullio Design District.
Daily Nautica, media partner di TDD, presenta i progetti vincitori in tre puntate, a cominciare dalla categoria yacht design.
Trimarano “a propulsione muscolare”
La palma della sezione yacht design è andata al trimarano “a propulsione muscolare” Tritonus della russa Ksenia Gutkovskaya della Stroganov Moscow State University of Arts and Industry. Un mezzo a pedali per il trasporto individuale sull’acqua che può essere integrato da pannelli solari posizionati sui galleggianti per renderlo ibrido. L’energia del sole, immagazzinata in una batteria, può così supportare la fatica umana, al pari di una bicicletta assistita. La scocca trasparente, che ricorda quella di un kayak, lascia intravedere il fondo marino e permette così di raccogliere informazioni e dati, ma anche solo di godersi la bellezza della natura, senza doversi immergere.
Kayak da crociera
Il secondo posto del podio è stato conquistato da Ludovico Celli del Politecnico di Milano, con il progetto Atollo. “Quante volte – afferma il giovane universitario – siamo stati al mare a goderci una bellissima spiaggia ma entrando in acqua abbiamo visto una strana schiuma? Quante volte la quiete di una nuotata è stata disturbata dal rombo dei motori nelle vicinanze e dalla paura di essere investiti? In questo progetto ho deciso di pensare a un modo alternativo di vivere il mare, navigando, per rilassarsi guardando la costa dall’acqua e spostandosi da una caletta all’altra”.
Atollo è dunque un nuovo modo di vivere l’acqua, sostenibile, sano e divertente: un kayak da crociera, per una o più persone, dotato di motore elettrico di supporto quando si desideri riposare e smettere di remare o si vogliano affrontare spostamenti più lunghi. Il nome deriva dalla possibilità di agganciare più kayak mediante le pagaie e appositi sistemi al fine di ricreare una piccola isola galleggiante.
Traghetto “a simmetria invertita”
Il terzo premio è stato invece assegnato alla polacca Natalia Wojewnik della Academy of Fine Arts di Gdańsk per il progetto di un traghetto semi-autonomo, ovvero funzionante sia con sia senza un conducente fisico. Nato a seguito delle proteste a Danzica per la chiusura nel 2016 della tratta in traghetto che collegava le due sponde del fiume Motława dopo la realizzazione di un tunnel sotterraneo, aperto però alle sole automobili (allungando la distanza di attraversamento da circa 250 metri a ben 17 km per pedoni e ciclisti), questo inedito mezzo navale proiettato nel futuro, “quando la comunità locale sarà pronta a un trasporto senza autista fisico”, spiega l’autrice, è volutamente lontano nella forma dalla tradizione nautica.
Questo traghetto a “simmetria invertita” non distingue prua e poppa ma è perfettamente simmetrico, in modo da semplificare la salita a bordo e la discesa dei passeggeri, senza necessità di manovre complicate d’attracco. Il doppio timone permette poi al conducente di spostarsi semplicemente da una estremità all’altra del traghetto a seconda della direzione di navigazione e l’intera costruzione volumetrica risponde a criteri di funzionalità e di innovazione. Progettato per un massimo di 36 persone, può trasportare anche 10 biciclette grazie ad una zona con sistema di binari a pavimento che ne garantiscono la stabilità anche durante la navigazione.
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