10 agosto 2020

Varato il motoryacht Panam 40 m di Baglietto

10 agosto 2020

Consegnato al suo armatore europeo lo scafo di 40 metri di alluminio firmato da Francesco Paszkowski Design

Consegnato al suo armatore europeo lo scafo di 40 metri di alluminio firmato da Francesco Paszkowski Design

2 minuti di lettura

Quarto della serie di premiere messe in acqua da Baglietto da fine giugno ad oggi, il motoryacht Panam è stato varato e consegnato al suo proprietario, un armatore europeo. Lo scafo di 40 metri di alluminio è firmato dallo studio di progettazione fiorentino Francesco Paszkowski Design sia negli esterni sia negli interni, per questi ultimi con la collaborazione dell’interior designer Margherita Casprini.

La possanza conferita al progetto dell’imbarcazione è sottolineata dalla prua dritta e dai tagli irregolari delle aperture vetrate sulle fiancate, che portano luce agli ambienti sottocoperta. Il volume risulta tuttavia particolarmente leggero grazie alla scelta della lega di alluminio e a diversi componenti costruttivi, come ad esempio i portelloni di poppa, realizzati con la fibra di carbonio, per ridurre il peso complessivo. In tal modo la propulsione di tre motori MTU V16 2000 e tre idrogetti KaMeWa garantisce una velocità massima di 31 nodi (mentre quella di crociera si attesta sui 25 nodi).

Il layout distributivo degli spazi del motoryacht Panam dello storico cantiere ligure prevede la zona giorno sul ponte principale, la cabina dell’armatore a prua e quattro cabine per gli ospiti sul ponte inferiore, in cui trova posto anche una cucina professionale. Sempre sottocoperta, a prua, per l’equipaggio sono organizzate una cabina per il comandante, due cabine doppie, una lavanderia e una dinette. Dietro alla sala macchine è ospitato invece il garage allagabile, in cui trova riparo un tender. La “beach area” a poppa è aperta sui tre lati ed è dotata di piattaforma semovente per l’ingresso facilitato in acqua.

Gli interni in stile contemporaneo sono declinati nei toni caldi delle essenze lignee e delle laccature grigie, con tocchi preziosi di pietre, come i marmi e l’onice. I progettisti hanno anche inserito alcune particolarità mutuate dall’ambito residenziale in terraferma, come la parete “verde” che separa il salone dall’area pranzo, la piscina custom made per il nuoto controcorrente sul fly bridge a poppa, l’hammam della cabina padronale e le ampie finestrature della cabina principale a tutta larghezza, che aprendosi elettricamente consentono la vista panoramica del paesaggio marino.

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