Varato il primo ClubSwan 80, l’elegante “rocket ship” da regata e da crociera
Progetto a più mani per la prima unità di questo sofisticato monoscafo di 80 piedi dagli interni flessibili ed eleganti
Progetto a più mani per la prima unità di questo sofisticato monoscafo di 80 piedi dagli interni flessibili ed eleganti
A La Spezia è stato varato il primo ClubSwan 80, quinto “My Song” di Pier Luigi Loro Piana, armatore di lunga esperienza che da 35 anni si rivolge a Nauta Design, lo studio che ha curato il progetto degli interni e del pozzetto. Il cantiere finlandese Nautor’s Swan ha invece coordinato il progetto, unitamente a Juan Kouyoumdjian per l’architettura navale, mentre Persico Marine è stato partner strategico per la costruzione.
ClubSwan 80, veloce e ad alte prestazioni
Un gioiello a più mani che nasce sulla scia dei precedenti ClubSwan per completare la gamma: il tecnologicamente avanzato 36, con cui condivide maneggevolezza e disegno di scafo e piano velico, l’innovativo 50 ed il potente 125, vincitore della Rolex Fastnet Race e della RORC Caribbean 600.
“Il progetto ClubSwan 80 – spiega Enrico Chieffi, vicepresidente di Nautor Group – nasce per due motivi: perché la nostra linea meritava un nuovo yacht di questo genere e perché nella categoria Maxi vediamo la possibilità e lo spazio per uno yacht ad alte prestazioni, capace di imporsi nel sistema delle regate, cosa che attualmente manca“.
Il risultato è un’imbarcazione estremamente veloce, con chiglia basculante e canard rotante, in grado di giungere al migliore compromesso tra prestazioni e funzionalità, sia in gara sia in crociera. Perché al proprietario, oltre a velocità, prestazioni e divertimento, secondo Mario Pedol, co-fondatore di Nauta Design, “piace sempre poter utilizzare lo yacht con la famiglia o gli amici”. Motivo per cui anche gli interni sono stati pensati nell’ottica dell’ambivalenza e della flessibilità.
Interni eleganti, leggeri e flessibili
Lo spazio sottocoperta è modulare, dotato di arredi leggeri e borse per lo stivaggio appendibili di tessuto, rapidamente e facilmente smontabili per essere sbarcate. Anche quasi tutti gli altri elementi possono essere rimossi: dal forno ai tavoli del salone, inclusi i servizi igienici in fibra di carbonio (leit-motiv materico di ClubSwan 80, unitamente al più tradizionale mogano) dei tre bagni e il sistema di aria condizionata.
Solo le sedute a murata del salone sono integrate come elementi strutturali, per utilizzarle anche come cuccette di guardia in regate d’altura. Il grande letto della cabina armatoriale si divide in due per dare vita a una cabina doppia e, come quelli delle cabine di poppa, si smonta rapidamente per rimuoverlo in caso di gara.
“Abbiamo trasformato la tecnologia in eleganza – sottolinea Pedol – grazie agli input di Pigi (l’armatore, ndr): all’interno è tutto di carbonio e si è lavorato sul comfort di base, per consentire l’uso in crociera della barca, dotandola di frigorifero, cucina, aria condizionata e docce”.
I neri interni tecnici di carbonio di ClubSwan 80 sono però ritmati dall’impiallacciatura di mogano, che evidenzia faretti e stringhe a led oltre che profili di arredi e pavimentazione, in modo da dare un tocco di eleganza e di calda accoglienza all’insieme.
Focus sull’illuminazione
L’illuminazione è una componente importante del progetto. Luci spot e circa 100 metri di stringhe a led, per lo più nascoste all’interno degli arredi amovibili, aggiungono solo 4,5 kg al peso finale della barca, sulla base di un’analisi dettagliata anche dell’impatto dei diversi consumi elettrici.
“La luce – afferma Martino Majno, sales and project manager dello studio milanese di progettazione – è un argomento centrale. Trattandosi di interni di colore scuro, abbiamo giocato con tre livelli separati di illuminazione, a partire da quelli necessari solo per le regate, con luci rosse discrete adatte alle gare notturne. Per la crociera si è optato per rope lights indirette longitudinali, ma abbiamo previsto anche luci funzionali, architettoniche, focalizzate su precise zone“.
Argomenti: Cantieri Navali, Daily Nautica, vela