Nata nel 1945, la Coppa Carlo Negri è un Trofeo Challenge perpetuo, messo in palio da Beppe Croce in memoria dell’amico e asso dei cieli Carlo, figlio di Margherita Pirelli e medaglia d’oro al valore militare caduto in un’azione di soccorso alle truppe italiane in Albania nel 1943. Domani la manifestazione raggiungerà la sua 41ma edizione. Sono cambiate tante cose, a cominciare dal tipo di imbarcazioni in gara fino alla partnership ormai consolidata con Pirelli. Ma lo spirito è sempre lo stesso. Una grande festa della vela, dove tutti partecipano più per le splendide location di contorno (Santa e Portofino) e per la magistrale organizzazione messa in atto dallo YCI, che per le regate in sé. Tuttavia, il Trofeo Pirelli è anche agonismo. Quest’anno, tra i 110 iscritti in gara (a fronte dei 139 nella scorsa edizione, la crisi si fa sentire anche qui) numerose le barche performanti, come gli Swan 45, i Farr 40 e gli X-41, fino ad arrivare a dimensioni più importanti e scafi davvero tirati come il Mills 68 “Alegre” o il GP42 “Sea Wonder 007” di Vittorio Urbinati e l’elegante e veloce “My Song”, il 25 metri dell’imprenditore tessile Pierluigi Loro Piana. Poi una miriade di barche più piccole, J-92, X-362 e chi più ne ha più ne metta.

Si inizia domani con la regata “lunga” (66 miglia sul percorso Golfo Marconi-Isola del Tino-Golfo Marconi), valida per il Trofeo d’Altura del Mediterraneo, riservata ai Mini Maxi (una sfida tra titani).

Venerdì, sabato e domenica le regate a bastone per tutti, intervallate da aperitivi, serate a Portofino e altre preziose chicche, come la mostra fotografica di Carlo Borlenghi il 1 maggio.

Eugenio Ruocco