Boom di partecipanti al convegno nazionale sulle imbarcazioni d’epoca a Varese
Grande successo per la sesta edizione dell’iniziativa che si è svolta a Varese, promossa dall’Associazione Vele d’epoca Verbano. L’appuntamento si conferma tra i più importanti del settore a livello nazionale
Grande successo per la sesta edizione dell’iniziativa che si è svolta a Varese, promossa dall’Associazione Vele d’epoca Verbano. L’appuntamento si conferma tra i più importanti del settore a livello nazionale
Ancora una volta il prestigioso Palace Grand Hotel di Varese ha fatto da teatro al convegno nazionale sul recupero e la valorizzazione delle imbarcazioni d’epoca e storiche “Tra legno e acqua”, che si è svolto sabato 26 gennaio, organizzato annualmente dall’Associazione Vele d’Epoca Verbano.
Oltre 150 partecipanti hanno ascoltato le 12 relazioni nel corso della giornata, confrontandosi sullo “stato di salute” di questo settore della nautica da diporto. Con questo ennesimo successo l’Avev, presieduta dal varesino Alessandro Corti e coordinata dal direttore scientifico Paolo Sivelli, si conferma una delle realtà più attive a livello nazionale nel settore della marineria tradizionale.
A fare da cornice all’evento la mostra della pittrice acquerellista di barche d’epoca Emanuela Tenti, le fotografie di regata di Marco Trainotti e il modellino della feluca San Giuseppe Due del 1968. Domenica 27 gennaio un folto gruppo di partecipanti al convegno ha compiuto un’esclusiva visita guidata al piroscafo Piemonte del 1904 all’ormeggio ad Arona, sul Lago Maggiore.
I GIGANTI IN LEGNO “VELARCA” E “SAN JUAN”
Dopo l’introduzione dello storico locale Giuseppe Armocida, la professoressa Maria Carola Morozzo della Rocca dell’Università di Genova ha illustrato, con tanto di cifre, lo stato di salute del patrimonio marittimo nazionale e presentato la sua monografia “Per un Portale del Nautical Heritage”, il cui scopo è quello di fornire gli strumenti di conoscenza adatti ad approfondire le ricchezze che galleggiano sui nostri mari.
L’ingegnere progettista Carlo Bertorello ha descritto la rinascita della Velarca, ricostruzione della famosa barca-casa in legno del Lago di Como, donata recentemente al Fondo Ambiente Italiano, in corso di completamento al cantiere Ernesto Riva. Dopo avere scritto i più importanti testi di riferimento sui motoscafi Riva, l’architetto Piero Maria Gibellini, massimo esperto al mondo dell’argomento nonché presidente della RHS Riva Historical Society, ha dato alle stampe due volumi sulla storia di un altro storico cantiere nazionale, Baglietto di Varazze.
L’esperto costruttore basco di barche tradizionali Xabier Agote ha descritto la costruzione in corso della baleniera del XVI secolo San Juan, basandosi sulle misurazioni ricavate dal relitto ritrovato nel 1978 lungo le coste del Canada.
I SEGRETI DI NAVE VESPUCCI E IL RITORNO DI “TIRRENIA II”
Il pomeriggio è invece iniziato con la relazione sui segreti dell’Amerigo Vespucci, la nave scuola della Marina Militare varata nel 1931, raccontati dal tenente di vascello Gianluca Guarneri, Capo Servizio Marinaresco. Al navigatore e storico dello yachting Enrico Zaccagni il compito di illustrare il refitting di Tirrenia II, ketch aurico varato in Inghilterra nel 1914 dal cantiere H.R. Stevens di Southampton su progetto di Frederick Sheperd, che il prossimo 8 giugno tornerà a navigare dopo un restauro compiuto dal cantiere Del Carlo di Viareggio
Il maestro d’ascia Giovanni Cammarano di Marina di Pisciotta (Salerno) ha poi raccontato le ricerche nei boschi per selezionare il legname per la costruzione delle imbarcazioni, poi tagliato tenendo conto delle fasi lunari e fatto essiccare attraverso metodi ben specifici. L’ingegnere navale Gian Luca Mantegazza, direttore di esercizio della Navigazione Lago Maggiore, ha infine descritto la storia del piroscafo Piemonte del 1904 e i recenti interventi di restauro eseguiti dal Cantiere della Navigazione Laghi che hanno permesso a questo storico battello a pale, lungo 51 metri, sospinto da una propulsione a vapore, di continuare a navigare nel Verbano.
Giuseppe Orrù
Argomenti: Daily Nautica, vela