Carlo Croce: "Quel vecchio volpone di John Fitzgerald Kennedy ci ha fregato!"
Il presidente della FIV Carlo Croce ci racconta un episodio risalente al '62, con protagonisti suo padre Beppe, Gianni Agnelli, Giulio Carcano e John Fitzgerald Kennedy: allora si correva l'America's Cup a Newport
Il presidente della FIV Carlo Croce ci racconta un episodio risalente al '62, con protagonisti suo padre Beppe, Gianni Agnelli, Giulio Carcano e John Fitzgerald Kennedy: allora si correva l'America's Cup a Newport
Qualche tempo fa ho incontrato il presidente della FIV Carlo Croce per farmi raccontare il suo rapporto con il padre Beppe, storico presidente della Federvela e, soprattutto, dell’ISAF (la Federazione internazionale), scomparso il 16 settembre di 25 anni fa. Non sono mancati gli episodi curiosi, come quello che riporto in calce e che dimostra come lo spirito degli statunitensi, riguardo all’America’s Cup, non sia cambiato in cinquant’anni: vincere ad ogni costo, pur depistando e confondendo l’avversario. Ci si chiami Larry Ellison o John Fitzgerald Kennedy.
«Era il 1962 – racconta Croce – e l’Italia decise di provare a partecipare alla Coppa America, su idea di Gianni Agnelli, desideroso di promuovere il marchio FIAT negli Stati Uniti. Mi ricordo che io, ragazzino di 17 anni, papà, Agnelli – suo caro amico – e l’ingegner Giulio Carcano, grande progettista di motociclette, canoe e barche (fu lui a firmare “Vihuela”, la prima imbarcazione italiana che prese parte all’Admiral’s Cup nel 1975) che mio padre voleva spingere a disegnare un 12 metri Stazza Internazionale con cui presentarsi alla Coppa, ci recammo a Newport, dove stava andando in scena la sfida tra americani e australiani. Ho ancora impresso nella mente il ricordo di una serata a casa dei Kennedy in cui papà, Carcano e Agnelli chiesero a John Fitzgerald di poter dare un’occhiata al disegno della barca yankee, richiesta inusuale anche per i tempi. Il presidente degli Stati Uniti diede alcune direttive e in 5 minuti qualcuno srotolò su un tavolo il tubo contenente i disegni. Eravamo tutti emozionatissimi, Carcano aveva la bava alla bocca: pigliammo appunti entusiasti, salvo poi scoprire che quella non era la barca che stava regatando ma un progetto precedente». Mica scemi questi americani!
Eugenio Ruocco
(nella foto, apparsa su Life nel 1953 e tratta da www.theneotraditionalist.com, John e Jacqueline Kennedy in barca)
Argomenti: Daily Nautica, vela