21 settembre 2018

L’impegno del ministro Centinaio per le concessioni demaniali: “Il turismo è il petrolio del nostro Paese”

21 settembre 2018

Al Salone Nautico la Conferenza nazionale sul turismo costiero e marittimo. Al centro del dibattito le concessioni demaniali per i porticcioli turistici

L’impegno del ministro Centinaio per le concessioni demaniali: “Il turismo è il petrolio del nostro Paese”

Al Salone Nautico la Conferenza nazionale sul turismo costiero e marittimo. Al centro del dibattito le concessioni demaniali per i porticcioli turistici

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Il Salone Nautico è anche un’occasione per trattare problematiche legate al settore marittimo. È il caso della Conferenza nazionale sul turismo costiero e marittimo, che si è svolta il 21 settembre per discutere, tra l’altro, di concessioni demaniali e dell’applicazione della direttiva servizi, tema fondamentale per il settore. Ad organizzare l’incontro sono stati Federturismo Confindustria, Assomarinas e Ucina Confindustria Nautica.

Roberto Perocchio, presidente di Assomarinas, è stato il primo a illustrare la situazione economica dei porti turistici. “Una delle priorità della portualità turistica -ha detto- è la risoluzione del contenzioso sui canoni demaniali in tutta Italia, iniziati nel 2006″. Il problema centrale, che è stato anche portato in Corte Costituzionale, è l’applicazione dei nuovi canoni nei confronti dei vecchi porti turistici. Inoltre è stata sottolineata la difficoltà per le aziende a ripartire, perché affossate da tasse, Imu e mutui.

“Questa è una questione di natura politica -ha affermato Fabrizio Licordari, presidente Assobalneari Italiaabbiamo necessità di nuovi stimoli e di nuove possibilità per rilanciare il nostro turismo”. Al centro del dibattito, la direttiva Bolkestein, emanata nel 2006, che avrebbe penalizzato il settore. “Noi siamo 30 mila imprese e i posti di lavoro sono almeno trecentomila -ha sottolineato Licordari– la questione ha i numeri giusti per essere portata al governo”.

L’impegno del ministro del Turismo, Gian Marco Centinaio, è proprio quello di dare una svolta alla situazione. “Si dice sempre che il turismo è il petrolio del nostro Paese ma una volta finita la campagna elettorale -ha ricordato- passa in secondo piano. Se deve diventare il petrolio del Paese -ha spiegato Centinaio- gli 8 mila km di costa sono una delle parti fondamentali del turismo del nostro paese”.

Non a caso Marina Lalli, vice presidente vicario di Federturismo Confindustria, ha fatto notare che dagli ultimi dati rilasciati è emerso che tra gli otto Paesi più visitati al mondo, quattro affacciano sul Mediterraneo. Da questo si denota che il mare gioca un ruolo fondamentale nell’attrattività turistica.

Anche Stefano Zunarelli, professore ordinario del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna, ha ribadito che l’obiettivo deve essere quello di risolvere la situazione di incertezza che ha determinato un blocco negli investimenti nel settore. L’impegno del ministro, però, è stato chiaro. Al termine della conferenza ha infatti annunciato che la questione sarà portata in Consiglio dei Ministri il 9 ottobre alle 15.

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