26 giugno 2014

Continua il viaggio solidale della Nave Italia

26 giugno 2014

La Fondazione Tender To Nave Italia Onlus, promossa dello Yacht Club Italiano insieme alla Marina Militare, porterà in giro per la penisola a bordo del suo brigantino bambini e adolescenti affetti da malattie e disabilità puntando al loro recupero attraverso la navigazione

La Fondazione Tender To Nave Italia Onlus, promossa dello Yacht Club Italiano insieme alla Marina Militare, porterà in giro per la penisola a bordo del suo brigantino bambini e adolescenti affetti da malattie e disabilità puntando al loro recupero attraverso la navigazione

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Nave Italia è pronta a ripartire per un altro viaggio all’insegna dell’amicizia e della solidarietà. Il brigantino di 61 metri ,costruito nel 1993 ricalcando la struttura di una imbarcazione del XIX, circumnavigherà l’intera penisola da La Spezia (dove è salpato ad aprile)  a Trieste passando per i principali porti italiani. L’obiettivo della Fondazione Tender To Nave Italia Onlus come dal 2007, l’anno in cui lo Yacht Club Italiano e la Marina Militare hanno unito i loro sforzi costruendo questa iniziativa, è la promozione di eventi e progetti tesi al recupero di soggetti resi deboli da disagi e disabilità. La navigazione e i valori comunitari dello stare a bordo e fare parte di uno stesso equipaggio diventano allora uno strumento ideale in questo senso.

 

Nella conferenza stampa tenutasi a Roma al Circolo Ufficiali della Marina Militare l’ammiraglio Andrea Toscano e il presidente della Fondazione Roberto Sestini hanno illustrato il programma 2014 che vedrà la partecipazione di 25 equipaggi “speciali” composti da bambini e adolescenti affetti da malattie croniche quali autismo, epilessia, leuacemia e trapianti di midollo. Nell’occasione alcuni bambini hanno voluto raccontare la propria esperienza a bordo di Nave Italia : “La prima volta che ho messo piede a bordo ero veramente emozionato perché per la prima volta ho tagliato i fili con la realtà ospedaliere insieme ai miei amici di viaggio – ha detto Federico – e poi : “In barca si è creato un gruppo unito e coeso, anche con i medici che ci hanno seguito, cosa che in ospedale sarebbe stato impensabile..l’aspetto che più di tutti mi ha entusiasmato è stato provare la sensazione di navigare in libertà lasciando da parte, per un momento, le nostre malattie”.

 

Per Davide invece : “Il progetto ci ha cancellato i nostri problemi. Ci hanno fatto fare cose che non abbiamo mai visto come issare le vele, salire sulle vedette, pulire gli ottoni e timonare. È stata una grande occasione per tutti i bambini disagiati”.  Parole che di certo non possono non suscitare emozioni e apprezzamento per questa iniziativa. E che la rotta di Nave Italia insieme al suo piccolo equipaggio possa continuare ancora a lungo.

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