Grande successo per il terzo “Tributo a Carlo Riva”: a Santa Margherita torna la Dolcevita
Il "Tributo a Carlo Riva" ha riportato l'attenzione non solo su Santa Margherita Ligure ma su tutto il territorio del Tigullio
Il "Tributo a Carlo Riva" ha riportato l'attenzione non solo su Santa Margherita Ligure ma su tutto il territorio del Tigullio
A Santa Margherita Ligure si è conclusa la terza edizione del raduno di motoscafi Riva d’epoca “Tributo a Carlo Riva“, che ha riportato l’attenzione non solo sulla cittadina del Tigullio ma su tutto il territorio circostante, ottenendo un grande successo che apre a nuovi orizzonti. A caratterizzare i tre giorni della manifestazione sono stati l’esclusività dei numerosi modelli storici presenti, la qualità delle iniziative organizzate e il fascino di un’atmosfera italian-style dal respiro internazionale.
I motoscafi, dal canto loro, hanno ammaliato e divertito il pubblico sfrecciando insieme tra Portofino e Rapallo, sfilando nel tradizionale “Concorso d’Eleganza” e diventando una magnifica scenografia per la città che li ha ospitati. Per quanto riguarda invece il bilancio delle presenze, l’evento ha avuto un interessante indotto turistico, coinvolgendo hotel per almeno 100 presenze/night e location del Tigullio per almeno 500 posti.
Nella serata di “arrivederci”, tenutasi a Villa Durazzo alla presenza di tanti ospiti illustri, tra cui Maria Pia Riva, figlia di Carlo Riva, molto significative sono state le parole di Ilaria Cavo, assessore della Regione Liguria, che ha patrocinato il Tributo. “Queste barche, questi modelli storici – ha detto Cavo – in fondo sono ritornati a casa. È questa l’atmosfera che si è respirata in queste giornate di sfilata tra Santa Margherita, Rapallo e Portofino e, venerdì sera, all’inaugurazione del primo Riva Club sul mare d’Italia, con tanto di fuochi d’artificio”.
“Abbiamo sentito – ha sottolineato Cavo – entusiasmo, voglia di investire nella nostra regione e nel Tigullio, con un club che sarà punto di riferimento per tutti gli appassionati di questa Dolcevita, anche stranieri. Non dimentichiamoci che a Santa Margherita è nato il primo club di sci nautico. Le fotografie esposte per l’occasione sono un modo per guardare indietro, al passato, ma per andare avanti. Queste giornate sono state un altro segnale di ripartenza tramite la cultura del Made in Italy e un pezzo della nostra storia”.
“Santa Margherita Ligure – ha aggiunto il sindaco Paolo Donadoni – è la casa dei Riva. Qui è nata la nautica da diporto e si è sviluppato lo sci nautico. Le barche Riva sono diventate un simbolo di quell’epoca, della Dolcevita, e saranno sempre le benvenute. Ringrazio il Gruppo Albergatori e Riva Society Tigullio per aver organizzato questo evento”.
Il “Tributo a Carlo Riva” è stato anche l’occasione per importanti incontri culturali, come quello tra il Civico Museo del Mare e il Museo della Barca Lariana sul lago di Como (Lake Como International Museum of Vintage Boats), che ha portato alla realizzazione di un prossimo gemellaggio, attuato sulla base di condivisi valori fondativi e di un impegno culturale volto alla valorizzazione, conservazione e tutela sia dei beni conservati, nello specifico quelli attinenti alla navigazione (lacustre da una parte e marina dall’altra), sia delle modalità costruttive e conservative e delle tecniche di lavoro nell’ambito nautico o della pesca.
Altre iniziative a carattere culturale o sportivo potranno nascere dal previsto gemellaggio tra il Riva Society Tigullio e il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino. “Quella dell’automobile, così come quella della nautica – ha affermato la direttrice Mariella Mengozzi – è una storia di design, tecnica e artigianalità che ha contribuito a rafforzare la notorietà mondiale del Made in Italy. I due mondi si sono spesso incrociati e influenzati, basti ricordare la presenza di motori di derivazione automobilistica nei primissimi motoscafi Riva o la denominazione di ‘barchetta’ per le carrozzerie prive di capote che ricordavano, appunto, un motoscafo”.
“Il gemellaggio tra il MAUTO e il Riva Society Tigullio – ha spiegato Mengozzi – deriva dalla comune missione di preservare e valorizzare, in Italia e nel mondo, la conservazione dei beni nel rispetto della loro identità originale, dalla promozione di studi e ricerche sul patrimonio storico di natura tecnica, dalla divulgazione dei principi e delle metodologie del restauro conservativo e, infine, dalla condivisione di una finalità di divulgazione culturale rivolta soprattutto alle nuove generazioni”.
Riccardo Sassoli, curatore dell’Archivio Storico Riva, ha poi auspicato la realizzazione del quarto “Tributo a Carlo Riva” nel 2022, quando coincideranno importanti anniversari per la storia del cantiere: i 200 anni dalla nascita del capostipite Pietro Riva, i 100 anni dalla nascita di Carlo Riva, i 180 anni del Cantiere Riva a Sarnico e i 60 anni del primo splendido Aquarama.
Argomenti: Daily Nautica