I comandanti di Italian Yacht Masters visitano i cantieri Tankoa: “Per i giovani un futuro nella nautica di lusso”
I comandanti dell’associazione Italian Yacht Masters hanno visitato i cantieri Tankoa di Genova. Al centro dell’incontro anche le possibilità lavorative per i giovani, che possono trovare sbocchi occupazionali nella nautica di lusso da diporto
I comandanti dell’associazione Italian Yacht Masters hanno visitato i cantieri Tankoa di Genova. Al centro dell’incontro anche le possibilità lavorative per i giovani, che possono trovare sbocchi occupazionali nella nautica di lusso da diporto
I comandanti dell’associazione Italian Yacht Masters visitano i cantieri Tankoa di Genova, per scoprire un’eccellenza italiana nella produzione di megayacht e parlare di opportunità di lavoro per i giovani.
Al centro dell’incontro, oltre alla visita al cantiere e a due megayacht, anche le possibilità lavorative per i giovani che terminano gli studi all’Istituto Nautico e che possono trovare sbocchi occupazionali nella nautica di lusso da diporto. Un tema molto caro all’ad di Tankoa, l’ingegner Vincenzo Poerio, tra i promotori, nel Distretto Nautico della Toscana, di una scuola per futuri comandanti di megayacht.
“L’incontro – spiega a Liguria Nautica Giuseppe Mazza, Sales and Business Development Manager di Tankoa – è nato grazie all’antico rapporto di amicizia tra uno dei comandanti di Italian Yacht Masters, Manuel Mariotti, e l’amministratore delegato di Tankoa, Vincenzo Poerio. Per noi era la prima volta che incontravamo un’associazione di comandanti. E’ stato un incontro molto piacevole e informale, ma soprattutto interessante“.
I comandanti e i vertici Tankoa si sono confrontati, in particolare, sulle possibilità di lavoro per i giovani che vogliono diventare comandanti. Molti dei ragazzi che escono dall’Istituto Nautico, infatti, solitamente si dirigono verso la marina mercantile, cercando un imbarco su una nave. Invece, come è emerso dal confronto, ci sono molte opportunità sulla nautica da diporto di lusso.
“Così come in molti settori del made in Italy – sottolinea Mazza – anche in questo c’è molta qualità e l’Italia deve tornare a far sentire la propria eccellenza in questo ambito“. L’ingegner Poerio è, infatti, riuscito ad aprire una scuola dove i ragazzi, dopo aver frequentato l’Istituto Nautico, si formano per diventare comandanti sugli yacht. “Bisognerebbe dare una spinta – dichiara Giuseppe Mazza – per aiutare a trovare lavori prestigiosi questi giovani, molti dei quali non sapevano neanche che oggi ci fosse questa possibilità“.
LA VISITA A BORDO DEL M/Y BINTADOR
I comandanti di Italian Yacht Masters hanno potuto salire a bordo del megayacht Bintador, secondo scafo della serie Tankoa S501, un 50 metri motorizzato con propulsione ibrida, premiato da Boat International come miglior megayacht nella categoria tra i 40 e i 50 metri.
Lo yacht è motorizzato con una coppia di MTU 8V4000M54 (895 kW) e due propulsori elettrici (300 kW) guidati da due generatori 250 kW a velocità variabile. In modalità DEM (Diesel Electric mode) i motori elettrici sono alimentati da due generatori a velocità variabile e permettono di raggiungere una velocità di 10,5 nodi, con un’autonomia massima di 4900 miglia nautiche. La modalità DEM assicura un notevole risparmio di carburante e riduce i livelli di rumorosità.
In modalità Ibrida, invece, uno dei due motori principali fornisce la potenza elettrica per alimentare il secondo motore elettrico per la propulsione e i servizi di bordo. A 12 nodi, lo yacht ha un’autonomia di crociera di circa 4 mila miglia nautiche. In questa modalità i due generatori diesel sono spenti in navigazione.
In modalità Tradizionale lo yacht può navigare a 16,5 nodi, utilizzando entrambi i motori diesel principali per la propulsione e un generatore diesel per i servizi di bordo. I generatori a velocità variabile regolano autonomamente la loro velocità di rotazione, in base alla carica richiesta. In modalità Booster mode, con entrambi i motori principali e i generatori in funzione per alimentare i due motori elettrici e i servizi di bordo, lo yacht raggiunge una velocità massima di 18 nodi.
L’incontro è proseguito con la visita al capannone del cantiere, dove i comandanti hanno potuto ammirare tutta la qualità costruttiva di Tankoa, applicata a due barche in costruzione, e porre tutte le domande e curiosità ai vertici dell’azienda. La visita si è poi conclusa con la promessa di organizzare un nuovo incontro e l’offerta della disponibilità dei locali di Tankoa per eventuali incontri dell’associazione Italian Yacht Masters.
Giuseppe Orrù
Argomenti: Daily Nautica