04 febbraio 2020

Il nuovo atlante degli habitat marini della Liguria

04 febbraio 2020

La nuova versione è costituita da 85 grandi tavole cartografiche a colori stampate su carta, mentre il testo dedicato agli aspetti descrittivi e a quelli metodologici e gestionali è messo a disposizione in veste informatica tramite il portale ambientale ligure

Il nuovo atlante degli habitat marini della Liguria

La nuova versione è costituita da 85 grandi tavole cartografiche a colori stampate su carta, mentre il testo dedicato agli aspetti descrittivi e a quelli metodologici e gestionali è messo a disposizione in veste informatica tramite il portale ambientale ligure

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Nei giorni scorsi è stata presentata dalla Regione Liguria la nuova versione di un atlante con la cartografia degli habitat sottomarini della Liguria, comprese le praterie di posidonia oceanica e i più importanti popolamenti marini costieri.

Gli autori, Stefano Coppo, Giovanni Diviacco ed Elena Montepagano, hanno fatto un imponente lavoro di aggiornamento e perfezionamento della prima versione dell’atlante, pubblicata nel 2006. Da allora il competente ufficio regionale, il Settore Ecosistema Costiero e Acque, ha continuato ad aggiornare le informazioni cartografiche, ad acquisire dati e ad ampliare le zone monitorate.

Il frutto del sapiente lavoro di ricerca e raccolta dati è questa nuova versione, che contiene 85 grandi tavole cartografiche a colori stampate su carta, mentre il testo dedicato agli aspetti descrittivi e a quelli metodologici e gestionali, parte integrante della mappatura, è messo a disposizione in veste informatica (come anche la cartografia interattiva in formato Gis e WebGis) tramite il portale ambientale ligure. L’atlante ha confermato anche l’utilità e la praticità della tradizionale, ma sempre valida, stampa su carta, soprattutto quando si tratta di discutere “intorno a un tavolo” con amministratori, progettisti, consulenti e cittadini.

Rispetto alla prima edizione, gli aggiornamenti sono notevoli e in particolare riguardano una migliore definizione della linea di costa al confine di terra, una più precisa indicazione delle profondità e delle conoscenze passate dai 50 ai 100 metri, una più approfondita perimetrazione della zona ai piedi delle scogliere (regno delle alghe fotofile e sciafile), una migliore mappatura delle praterie di posidonia oceanica e una più completa e precisa individuazione degli habitat del coralligeno e delle barriere coralline.

Hanno collaborato alla monumentale opera Adriano Musitelli, Piero Ferrari, Francesca Panizzoli, Cinzia Primerano e il fotografo subacqueo Massimo Corradi. Alla presentazione, che si è tenuta a Genova nella Sala della Trasparenza della Regione Liguria di piazza De Ferrari, sono intervenuti l’assessore regionale Giacomo Raul Giampedrone e numerosi biologi marini, direttori di aree marine protette e ricercatori.

Gianni Risso

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