04 aprile 2019

Le fiere come strumento di internazionalizzazione del Made in Italy: +12% di richieste di partecipazione al Salone Nautico di Genova

04 aprile 2019

Deloitte presenta una ricerca realizzata per la Fondazione Costruiamo Il Futuro con il supporto di Ucina, FederlegnoArredo e Ancma

Le fiere come strumento di internazionalizzazione del Made in Italy: +12% di richieste di partecipazione al Salone Nautico di Genova

Deloitte presenta una ricerca realizzata per la Fondazione Costruiamo Il Futuro con il supporto di Ucina, FederlegnoArredo e Ancma

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È stata recentemente presentata presso la Deloitte GreenHouse di Milano la ricerca “Le fiere come strumento di internazionalizzazione del Made in Italy“, realizzata da Deloitte per La Fondazione Costruiamo Il Futuro, con il pieno supporto di UCINA Confindustria Nautica, FederlegnoArredo e ANCMA Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori.

Lo studio, esposto dall’onorevole Maurizio Lupi, da Antonio Cattaneo (partner Deloitte) e da Ernesto Lanzillo (partner DCM Deloitte Private Leader), si è orientato su alcuni dei settori più rappresentativi del BBF italiano (bello e ben fatto), come l’arredo design e la nautica, che nell’ultimo triennio hanno rilevato una crescita significativa di valore nella produzione, nell’esportazione e nel numero degli addetti.

I risultati di questa attenta analisi mostrano quindi come l’internazionalizzazione, compiuta attraverso le fiere, sia un fattore estremamente positivo per la competitività delle aziende italiane. “La ricerca auspica -ha dichiarato Lupi- attraverso anche un raffronto con le altre manifestazioni di settore a livello globale, che le fiere del Made in Italy tornino a fare sistema e valorizzare le eccellenze del territorio. Lo strumento della fiera e la sua internazionalizzazione, è diventato strumento primario per la crescita delle aziende”.

“Il Salone Nautico di Genova -ha aggiunto il deputato- ne è un grande esempio perché, attraverso l’internazionalizzazione, è cresciuto ed è riuscito a far fiorire nuovamente l’eccellenza della nautica da diporto italiana. La richiesta che viene rivolta al governo è quindi quella di favorire il processo di sviluppo delle aziende, attraverso il riconoscimento di un credito di imposta alle PMI italiane per la partecipazione alle fiere internazionali di settore”.

“Grazie anche al Piano Straordinario per il Made in Italy sviluppato dal Ministero dello Sviluppo Economico e reso operativo da ICE Agenzia -ha spiegato Carla Demaria, presidente di Ucina- le nostre imprese riescono ad essere competitive all’estero partecipando alle più importanti rassegne internazionali tramite le collettive di aziende italiane organizzate da UCINA Confindustria Nautica e le attività di incoming in occasione del Salone Nautico. Per questo il piano Made in Italy da piano straordinario dovrebbe trasformarsi in uno strumento strutturato a sostegno dell’attività di internazionalizzazione delle aziende e delle manifestazioni di settore”.

“Le fiere -ha concluso Demaria- rimangono strumento strategico per la crescita delle aziende, pur in presenza di profondi cambiamenti dei modelli di sviluppo di business. Per questo motivo, è importante evitare la frammentazione delle risorse pubbliche concentrandole nelle manifestazioni di riferimento di settore individuate attraverso precisi criteri di rappresentatività”.

La conferma arriva dalla 59° edizione del Salone Nautico di Genova, in programma dal 19 al 24 settembre, che nei primi 10 giorni di apertura delle iscrizioni ha registrato una redemption del 31% superiore rispetto all’anno scorso e un aumento del 12% nelle richieste di nuove partecipazioni, la maggior parte delle quali proveniente dall’estero, soprattutto Gran Bretagna, Germania e Polonia.

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