L’industria del mare a Seafuture 2020. Appuntamento dal 23 al 27 giugno a La Spezia
Torna all’Arsenale Militare della Spezia la settima edizione della manifestazione internazionale dedicata alla Blue Economy e alle innovazioni nel settore navale e marittimo, con un occhio alla sostenibilità
Torna all’Arsenale Militare della Spezia la settima edizione della manifestazione internazionale dedicata alla Blue Economy e alle innovazioni nel settore navale e marittimo, con un occhio alla sostenibilità
Tecnologie marine, difesa, sicurezza, underwater defence technologies, logistica, refitting, e ancora economia circolare e sostenibilità: sono queste le parole chiave che caratterizzano l’edizione 2020 di Seafuture, la rassegna internazionale giunta alla settima edizione dedicata all’economia del mare e alle innovazioni in ambito marittimo-navale civile e militare.
La manifestazione, che si svolgerà dal 23 al 27 giugno 2020 nello storico Arsenale Militare di La Spezia, è organizzata da IBG-Italian Blue Growth (società formata da Distretto Ligure delle Tecnologie Marine, Consorzio Tecnomar Liguria e EIEAD) in collaborazione con la Marina Militare e il sostegno di AIAD, Regione Liguria, Blue Hub (Azienda Speciale della Camera di Commercio Riviere di Liguria).
Un appuntamento che, edizione dopo edizione, si conferma come l’hub del Mare Mediterraneo per la Blue Economy e che racconterà l’industria del mare a 360°, grazie alla presenza di attori nazionali e internazionali quali la Marina Militare italiana, le Marine Militari estere, i maggiori player globali dell’industria del mare e della difesa, PMI, esponenti del mondo accademico e della ricerca, start-up innovative, cluster tecnologici marini e marittimi.
Filo conduttore della nuova edizione di Seafuture saranno lo sviluppo sostenibile e l’economia circolare legata al mare, per aumentare la sicurezza e la protezione in mare, promuovere una crescita blu sostenibile, la creazione di posti di lavoro e preservare gli ecosistemi e la biodiversità.
Un focus sarà dedicato all’approfondimento dell’iniziativa WestMed, promossa dalla Commissione Europea, per rendere lo spazio marittimo comune più sicuro, più pulito e più produttivo, e alle Underwater Defence Technologies (UDT), le tecnologie marine subacquee impiegate sia in ambito militare che civile. In particolare, l’obiettivo del focus UDT sarà quello di presentare gli assetti industriali, i programmi universitari e le eccellenze, nazionali e internazionali, che operano nel settore underwater. Saranno presentati studi, nuove tecnologie e materiali di nuova generazione relativi ad applicazioni Under Water su mezzi manned, unmanned e velivoli teleguidati (tethered).
All’esposizione di imbarcazioni civili e militari si affiancheranno, nella cinque giorni, incontri, seminari e conferenze, seminari tecnici e business conversation. Particolare attenzione sarà rivolta al mondo accademico, della ricerca e della formazione: tornerà infatti il premio Seafuture Awards, che premierà le tesi magistrali o di specializzazione più innovative che hanno come oggetto prodotti o processi nell’ambito delle tecnologie del mare, ma anche i lavori di studenti delle scuole secondarie che saranno chiamati a elaborare proposte legate alle tecnologie marine e lo sviluppo in chiave sostenibile.
Novità di quest’anno sarà Call for Papers, che fornirà la possibilità per rappresentanti di aziende e manager di proporre a un pubblico internazionale e qualificato il proprio contributo sulle tematiche della manifestazione.
Giuseppe Orrù
Argomenti: Daily Nautica, economia-&-finanza, mare