16 marzo 2022

L’Italia e le sue eccellenze nautiche al Dubai International Boat Show. Le foto di DN

16 marzo 2022

Si è conclusa la 28ª edizione del Dubai International Boat Show. Durante la manifestazione Confindustria Nautica ha presentato i dati dell’ultimo anno e ha parlato di innovazione

Si è conclusa la 28ª edizione del Dubai International Boat Show. Durante la manifestazione Confindustria Nautica ha presentato i dati dell’ultimo anno e ha parlato di innovazione

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L’Italia va in scena al Dubai International Boat Show e presenta un settore fatto di eccellenze e successo, vero e proprio fiore all’occhiello del Belpaese. La 28ª edizione del salone nautico degli Emirati Arabi si è chiusa con ampia soddisfazione da parte degli espositori, compresa la flotta di aziende italiane che ha partecipato alla kemesse, che si è conclusa lo scorso 13 marzo.

Al DIBS 2022 si è parlato anche della crescita dell’industria nautica italiana, che sta superando le più rosee aspettative e nel 2021 sfiorerà il +30%, grazie alla missione istituzionale della Regione Liguria all’Expo Dubai, organizzata in occasione del “Regional day” dedicato alla Liguria e in concomitanza con il salone nautico.

E’ stata una manifestazione molto partecipata – racconta a Daily Nautica il vice presidente di Confindustria Nautica Andrea Razeto, che ha esposto al DIBS con la sua azienda F.lli Razeto e Casaretodal punto di vista del pubblico. La fiera è anche ben organizzata nel nuovo marina, in una zona completamente nuova, che permette di avere un buon layout”.

“Forse c’erano un po’ poche barche – sottolinea Razeto – ma la zona accessori era ben organizzata. Eravamo ben 45 aziende italiane, un’ottima presenza per una fiera rivolta principalmente al mercato locale. E’ stata l’occasione per creare nuovi contatti e riprenderne altri. E’ stata un’esperienza molto positiva“.

Andrea Razeto ha anche partecipato anche alla missione istituzionale della Regione Liguria, “per dare il giusto risalto ad un settore – aggiunge il vice presidente di Confindustria Nautica – che sta dando un grande risultato anche in periodo di pandemia. Insieme al direttore Alessandro Campagna, abbiamo presentato il Salone Nautico di Genova, che sarà più grande, con nuovi spazi espositivi in acqua“.

I dati della nautica presentati a Dubai sono ottimi – conclude Andrea Razeto – e confermano il trend preannunciato al Salone di Genova. Inoltre si è svolto un importante focus turistico sulla Liguria, regione al primo posto come numero di immatricolazioni e patenti nautiche, e al secondo posto, preceduta di poco solo dalla Sardegna, come numero di posti barca. Inoltre il distretto di La Spezia ha superato di poco quello viareggino. Per quanto riguarda la cantieristica, invece, la Liguria in termini di occupazione è al quarto posto in Italia ma in termini regionali è al primo posto per numero di persone impiegate, a conferma del legame delle aziende con il territorio“.

Il programma di lavori ha previsto, inoltre, il convegno  “The Blue & Green Horizon for the superyacht ecosystem”, organizzato dal Gruppo Boero in collaborazione con The Superyacht Group. Una tavola rotonda sulla strategia di sostenibilità 2030 per la superyacht supply chain a cui hanno partecipato, tra gli altri, lo stesso Razeto e il consigliere di Confindustria Nautica e Ceo di Amer Yachts, Barbara Amerio, che ha parlato dei processi di innovazione nella costruzione delle barche, all’insegna dell’ecosostenibilità.

Tra gli espositori italiani era presente anche Roberto Spadavecchia dell’azienda barese NavalTecnosud ed anche per lui la fiera di Dubai è stata un successo. “Si sentivano parlare lingue di tutto il mondo – ricorda Roberto Spadavecchia – in particolare di tutte le regioni arabe. Ma c’era anche tanta Europa.  Io, ad esempio, ho avuto tante richieste da finlandesi, spagnoli e anche diversi argentini. C’è stato molto interesse e, anche parlando con i colleghi, ho percepito una certa soddisfazione generale“.

I prodotti completamente Made in Italy e certificati CE di Navaltecnosud hanno attirato l’attenzione di cantieri navali di tutto il mondo, in particolare dell’Iran, dell’Oman, degli Emirati Arabi e del Kuwait, ma anche del Pakistan, del Qatar, dello Yemen, di Cipro, della Finlandia e della Turchia.

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