05 giugno 2019

Lo yacht d’epoca Tirrenia II ritorna in mare

05 giugno 2019

Costruita nel 1914 dal cantiere inglese H.R. Stevens di Southampton, questa splendida imbarcazione a vela in legno di teak è lunga 18,54 metri e ha un armo velico a "ketch aurico"

Lo yacht d’epoca Tirrenia II ritorna in mare

Costruita nel 1914 dal cantiere inglese H.R. Stevens di Southampton, questa splendida imbarcazione a vela in legno di teak è lunga 18,54 metri e ha un armo velico a "ketch aurico"

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Sabato 8 giugno si terrà a Viareggio, presso lo scalo a mare del Cantiere Navale Francesco Del Carlo in Darsena Italia, l’evento storico-velico dell’anno: il varo del celebre yacht d’epoca “Tirrenia II“. Madrina della cerimonia, che inizierà alle 17.30, sarà la lucchese Beatrice Venezi, giovane direttore di orchestra di fama internazionale.

Al varo seguirà, presso il ristorante Il Principino, una serata di gala riservata ad un selezionato numero di invitati, tra i quali armatori ed equipaggi di alcuni storici motoscafi Riva in legno associati alla Riva Historical Society, presenti all’evento per augurare “buon vento” ad una delle più belle e conosciute barche di tutto il Mediterraneo.

Costruita nel 1914 dal cantiere inglese H.R. Stevens di Southampton, su disegni del famoso yacht designer Frederick Shepherd, questa splendida imbarcazione a vela in legno di teak è lunga 18,54 metri (20 metri compreso il bompresso), ha un armo velico a “ketch aurico“, ovvero con due alberi (quello di maestra e quello di mezzana) e le sue vele di forma quadrangolare raggiungono una superficie velica totale di circa 176 metri quadrati.

Come tante barche d’epoca, anche Tirrenia II ha vissuto numerose avventure, cambiando sia nome (Sapho II, Dodoni) sia armatore. A partire dal 1924 è di proprietà del Cav. Guido Fiorentino, presidente della sede napoletana del Regio Yacht Club Italiano, che l’anno successivo la rinomina Tirrenia II associandola alla “Coppa Tirrenia“, trofeo assegnato annualmente (fino al 1939) all’imbarcazione che avesse compiuto la più lunga crociera in Mediterraneo.

Nel corso degli anni Settanta poi la barca appartiene ad un ex militare della Marina inglese e tra il 1981 e il 1989 ad uno skipper professionista, il norvegese Peter Jespersen, che la fa navigare per oltre 20.000 miglia in Nord Europa, Oceano Atlantico, Caraibi e Venezuela, con a bordo allievi desiderosi di apprendere l’arte della navigazione a vela.

Tra il 1991 e il 1992 il nuovo armatore Gianni Loffredo, ex presidente dell’AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca), fa trasferire Tirrenia II su una nave cargo, che la porta dai Caraibi fino a Livorno, e poi via camion a Trieste, dove viene restaurata completamente presso il cantiere Pitacco, Luxich e Ferluga, sotto la direzione del grande progettista Carlo Sciarrelli.

In questa occasione viene smantellato il rivestimento in fogli di rame dello scafo (che aveva contribuito al perfetto stato di conservazione del fasciame in legno di teak), rifatto il ponte di coperta e ripristinato l’originale armo velico a ketch aurico (rispetto alla velatura bermudiana con la quale aveva navigato nel periodo precedente). Gli interni, in pannelli di radica pregiata, vengono invece lasciati intatti.

Dopo il varo del ’92, l’imbarcazione inizia a navigare in tutto il Mediterraneo e a partecipare ai più importanti raduni di vele d’epoca. Nel 2009 entra nel cantiere viareggino e lì rimane fino al 2016, quando una coppia di armatori lombardo-piemontesi la acquista all’asta e la sottopone ad un nuovo restauro per garantirne la sicurezza e la galleggiabilità negli anni successivi.

I lavori, che hanno interessato principalmente lo scafo, la propulsione e l’impiantistica, sono stati eseguiti sotto la direzione del consulente fiorentino Enrico “Chicco” Zaccagni, mentre per il riarmo degli alberi e della velatura è stata coinvolta l’esperta velista e circumnavigatrice Lucia Pozzo, già comandante di Tirrenia II nei primi anni Novanta.

TIRRENIA II – LA SCHEDA TECNICA

Nome / Name: Tirrenia II

Tipologia / Rig: ketch aurico (gaff ketch)

Anno / Year: 1914

Cantiere / Shipyard: H.R. Stevens (Southampton – UK)

Progetto / Naval Architect: Frederick Shepherd (UK)

Materiale di costruzione: teak

Lunghezza / LOA: 18,54 mt (escluso bompresso)

Lunghezza al galleggiamento / LWL: 13,73 mt

Larghezza / Beam: 3,85 mt

Pescaggio / Draft: 2,20 mt

Dislocamento / Displacement: 28 tonn.

Superficie velica / Sail surface: 176 mq

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