Microsoft e FIV insieme per una "navigazione" sicura: la parola a Croce
Mentre lo scirocchetto primaverile, coronato da un bel sole – finalmente! – sospingeva le imbarcazioni in legno sulle acque cristallo (ma mosse) del Golfo del Tigullio, in occasione del Portofino Rolex Trophy, nella sede portofiniana dello Yacht Club Italiano veniva annunciata una partnership che di primo acchito potrebbe sembrare insolita. FIV e Microsoft. Cosa ci azzecca la Federvela con il colosso dell’informatica nato dal cervello di Bill Gates? C’entra, eccome. Pensiamo alla navigazione, intesa sia in senso “classico” che “telematico”. In mare, una virata sbagliata, una manovra in ritardo, un momento di distrazione possono farti finire in acqua in men che non si dica, magari con un bernoccolo frutto di una sonora bomata. In rete, può capitarci di essere vittime ignare e distratte di phishing, malware, virus e spamming, e vedere il nostro conto corrente dissiparsi inspiegabilmente. Vittime comuni delle trappole internettiane i ragazzi, che possono pagare molto cari i propri errori. Ecco perché FIV e Microsoft si sono alleate per promuovere la navigazione sicura, sia in mare che in rete. Accanto ai corsi di vela tradizionali e alle sessioni interscolastiche di “Velascuola”, il progetto che la FIV porta avanti dal 2007, Microsoft affiancherà delle vere e proprie lezioni di navigazione internet sicura. Fulcro dell’accordo l’utilizzo del nuovo browser Microsoft Internet Explorer 8, che verrà esplicato ai bambini e ai ragazzi in ogni minimo dettaglio, sottraendoli così ai rischi dell’era digitale. Inoltre, Microsoft sarà presente con postazioni internet, a settembre, nell’ ambito della Marsala National Cup e alla Coppa del Presidente a Venezia, regalando per l’occasione 50 giochi di vele da 555 alla Federazione. Ecco cosa ha dichiarato a Ligurianautica Carlo Croce, “beccato” soddisfatto in banchina dopo la presentazione del progetto tenuta in compagnia di Silvia Candiani, General Manager della divisione “Consumer & Online” di Microsoft Italia.
Presidente, siamo vicini a Zena, quindi ci sentiamo autorizzati a fare i genovesi: ci dica subito quanti soldi Microsoft ha investito nel progetto.
<<Impossibile quantificarlo, perché non abbiamo parlato di cifre. Ve lo posso assicurare, non sto cercando di nascondere nulla. Ci forniranno vele, corsi di internet per i ragazzi, magliette e altri gadget. Dal canto nostro apporremo il brand Microsoft sulle vele dei 555 e dove ci sarà possibile farlo>>.
E’ più pericolosa la navigazione marina o quella internettiana secondo lei?
<<Il mare, concretamente, sa essere pericoloso, ma i bambini, grazie alle scuole di vela, sono seguiti da istruttori e aiuti per tutto il tempo in cui restano in acqua. Su internet mi sembrano un po’ abbandonati a sé stessi. Non mi risulta che esistano degli “istruttori di navigazione sicura in internet”: ed ecco il nostro progetto. Sensibilizzare i giovani, fin dalla tenera età, su ciò che si può e ciò che non si può fare in rete. Se sbagli in mare, scuffi. Su internet, si può rischiare grosso>>.
E lei, classe 1945, se la cava bene in rete?
<<Sarò onesto: per niente. Il mio rapporto con il computer si limita alle conoscenze di base. Mandare una mail è un’impresa, figuriamoci utilizzare Facebook, Messenger, o altre diavolerie. A volte credo di essere rimasto attardato, in un mondo dove la prima parola pronunciata dai bambini rischia di diventare “www” anzichè “mamma”>> .
Microsoft interverrà anche sul sito della Federvela e sul suo profilo Facebook?
<<Credo proprio di si. Noi ci occuperemo di avvicinare ulteriormente i giovani alla vela. Ho in mente di portare dei simulatori meccanici di vela in tutte le più importanti città italiane. Un modo di approccio alla vela molto “soft”: soft, perché se scuffi in mare, ti bagni. Se ti succede in Piazza del Duomo, almeno te ne torni a casa asciutto!>>.
(Nella foto, Carlo Croce e Silvia Candiani)
Eugenio Ruocco
Argomenti: Daily Nautica