14 gennaio 2011

Caso Porticciolo Duca degli Abruzzi: ancora nulla di fatto

14 gennaio 2011

Mercoledì la riunione tra le parti (AP e Comitato Porticciolo) si è conclusa con un nulla di fatto. Per adesso, tanti "no comment"

Mercoledì la riunione tra le parti (AP e Comitato Porticciolo) si è conclusa con un nulla di fatto. Per adesso, tanti "no comment"

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duca_degli_abruzziUn’ idea vecchia di anni che però potrebbe diventare realtà. Il sesto bacino per il rimessaggio e la manutenzione delle navi da crociera al Porticciolo Duca degli Abruzzi: questa è la volontà espressa dall’Autorità Portuale di Genova. Le associazioni sportive che rischiano lo “sfratto” sono tante e blasonate. Lo Yacht Club Italiano, fondato nel 1879, circolo velico più antico d’Italia, il Rowing Club Genovese, che risale al 1890, la LNI di Genova Centro (dal 1 giugno 1900), i Canottieri Elpis, nata addirittura 135 anni fa, e l’ Unione Dilettanti Pesca, in porto dal 1928. Come anticipato da Liguria Nautica qualche giorno fa, i dipendenti a rischio, tra diretti e indiretti (e la cifra è la più ottimistica possibile) sono 213. E’ stato perciò istituito il Comitato per il Porticciolo Duca degli Abruzzi, presieduto da Matteo Bruzzo, vicepresidente dello dello Yacht Club Italiano. Mercoledì la riunione in Regione con l’Autorità Portuale di Genova, anche se per adesso non è stato proposto nulla di nuovo. Bruzzo si è rivelato piuttosto abbottonato (“Sono un uomo concreto, io, e finchè non ci sono proposte precise non sono tenuto a far commenti”), meno Massimo Sotteri, membro del Comitato e presidente del Rowing Club: “Non abbiamo ancora deciso nulla. Certo, l’idea dell’Autorità Portuale è figlia di una discussione che va avanti da decenni, e noi abbiamo istituito il Comitato per fornire delle proposte alternative. Per adesso non commentiamo, ma io, ad esempio, da architetto quale sono, sto cercando di capire a livello urbanistico quali cambiamenti comporterà il progetto dell’AP, a nostro avviso un tantino decisionista”. Non sarà rischioso, per la vela, il canottaggio e la pesca spostare il fulcro storico vitale di queste attività altrove? E i dipendenti indiretti? Voi cosa ne pensate?

E.R.

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