23 dicembre 2011

Sequestro preventivo al Porto di Genova per sospette emissioni

23 dicembre 2011
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L’inchiesta è nata da un controllo ambientale svolto dall’Arpal, l’agenzia ambientale regionale

L’inchiesta è nata da un controllo ambientale svolto dall’Arpal, l’agenzia ambientale regionale

2 minuti di lettura

All’origine del sequestro preventivo da parte della Guardia di Finanza di alcune aree del terminal Rinfuse del Porto di Genova ordinato dal pm Walter Cottugno, ci sarebbero sospette emissioni atmosferiche inquinanti, dovute alla movimentazione di carbone e altre “rinfuse bianche” fra cui ferro e manganese.

 

Le persone indagate per ora sono quattro, a cui viene contestato dalla pubblica accusa di non aver attuato le misure necessarie per scongiurare l’aumento che la movimentazione del carbone e delle rinfuse bianche provocasse un aumento delle emissioni di polveri inquinanti. Misure quali l’utilizzo di mezzi e ruspe non adatte ad impedire la dispersione delle polveri.

 

L’autorizzazione che era stata data al terminal per compiere questo tipo di attività, prevedeva che si potessero stoccare nell’area fra le 5 e le 20.000 tonnellate di carbone, in cumuli di un’altezza che non fosse superiore alle barriere protettive presenti di5 metricirca.La Guardiadi Finanza ha trovato invece 60 000 tonnellate.

 

Sono state poi registrate altre anomalie, come la mancanza di un autolavaggio specifico per la pulitura dei macchinari utilizzati per il trasporto dei materiali da stoccare, nonché la mancanza di avviso dell’arrivo delle navi con i carichi di rinfuse bianche all’ASL locale.

 

Francesca Pradelli

 

 

 

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