Transylvania, in scena l’ultimo atto di una delle più grandi storie di mare
Nella suggestiva cornice dell’auditorio di Santa Caterina un lungo pomeriggio di immagini e racconti rende gli onori al famoso relitto e alle sue vittime; la delegazione straniera porta il messaggio di pace
Nella suggestiva cornice dell’auditorio di Santa Caterina un lungo pomeriggio di immagini e racconti rende gli onori al famoso relitto e alle sue vittime; la delegazione straniera porta il messaggio di pace
“Alla scoperta del Transylvania”, la maestosa conferenza, patrocinata dalla Regione Liguria e dal Comune di Finale Ligure, è stata motivo di festa a Finalborgo, per le antiche strade di “uno dei borghi più belli d’Italia” le bandiere del Giappone, della Germania, dell’Inghilterra e dell’Italia. Questa volta responsabile dell’incontro di più nazioni, messaggere di pace e solidarietà, è proprio il Transylvania, la nave silurata nella prima guerra mondiale da un sommergibile tedesco; nella tragedia morirono circa 400 persone, altrettante si salvarono grazie all’aiuto della popolazione di Savona e Finale, recentemente la scoperta del relitto a più di 600 metri di profondità al largo delle coste di Noli. Con questa ultima giornata cala il sipario sulla leggenda ma continua la storia, questa volta pace e cooperazione fanno da sfondo, è il momento delle celebrazioni delle vittime, ma anche dei sopravvissuti e l’occasione per dare giusto merito alle forze dell’arma che hanno permesso il ritrovamento del relitto.
Un programma fitto e variegato quello della conferenza, che alterna momenti di commozione, a momenti scientifici, dalla lettura delle corrispondenze dei sopravvissuti e dei parenti delle vittime indirizzate all’allora sindaco di Savona, agli approfondimenti del professore dell’Università di Genova, Caffarena, del colonnello Schilardi del nucleo carabinieri subacquei, del biologo Andrea Molinari, all’intervento dell’ingegnere Guido Gay, ideatore del mezzo subacqueo “Palla Pluto” che ha permesso di scoprire e filmare il relitto a profondità estreme. Il Transylvania effettivamente dopo essere stato per 94 anni nascosto all’azione dell’uomo, è diventato esso stesso fonte di vita di essere viventi, come nel caso del corallo bianco raramente osservato.
La vere e propria commemorazione si è svolta con il coinvolgimento delle personalità internazionali che hanno partecipato alla lettura di una pagina di storia, come rappresentanti delle nazioni coinvolte: Richard Brooksbank, addetto militare britannico Capitano di fregata, Hiroshi Watanabe, Console generale aggiunto del Giappone, Alan Jarvis, direttore della Commmonwealth War Graves Commission e il console onorario di Germania, Alberto Marsano. “Questo è un abbraccio ideale delle comunità nazionali con la comunità ligure”.
La storia del Transylvania, la sua scoperta e il suo studio, adesso non sono soltanto di un ricordo ma una ricchezza che le generazioni future non dovranno dimenticare.
G.S.
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Argomenti: #subacquea, Daily Nautica