Un'altra tartaruga spiaggiata, ma quali sono le cause?
Solamente nel 2013 sono stati rinvenuti oltre 300 esemplari morti nelle acque dell'Adriatico. Reti a strascico, inquinamento o estrazioni di petrolio dal fondale marino: tante ipotesi, ma le cause non sono ancora chiare
Solamente nel 2013 sono stati rinvenuti oltre 300 esemplari morti nelle acque dell'Adriatico. Reti a strascico, inquinamento o estrazioni di petrolio dal fondale marino: tante ipotesi, ma le cause non sono ancora chiare
Quinta tartaruga marina morta e spiaggiata sul litorale vastese, questa la notizia che circola in questi giorni dopo la segnalazione della Protezione Civile, una problematica di cui si parla poco ma che presenta dei numeri impietosi. Nel 2013 abbiamo contato una moria di oltre 300 esemplari nell’Adriatico e le prospettive non sembrano poter migliorare, a lanciare l’allarme è l’ambientalista Ivo Menna.
“Intanto sappiamo che sul nostro litorale già sono cinque le tartarughe marine ritrovate morte. Siamo in presenza di una specie minacciata a causa del riscaldamento climatico? Oppure si tratta di decessi causati dall’inquinamento provocato dalle estrazioni di petrolio e gas vari di cui è massiccia la presenza delle trivellazioni? Oppure sono dovuti alle reti a strascico che le pescano e poi i pescatori le rigettano in mare, provocando lo shock e poi l’asfissia da annegamento? O per avere ingurgitato ami, lenze, e sacchetti di plastica?”.
Tante domande, tanti punti interrogativi e una sola certezza “l’intera presenza di tartarughe marine è a rischio estinzione per causa e responsabilità dell’uomo e delle sue attività, vuoi estrattive, vuoi di pesca, vuoi perché spesso il mare Adriatico viene considerato come una immensa discarica“.
Il 70% delle tartarughe presenti nell’Adriatico è a rischio per colpa dell’uomo: questo sembra essere il dato reale. Sarebbe opportuno risalire alle cause che hanno determinano questi avvenimenti, da tempo riportiamo notizie di delfini spiaggiati, balenottere che si arenano, di morie di varie specie di pesci.
Un allarme che dovrebbe preoccupare le istituzioni pubbliche per comprendere che anche questi avvenimenti nel mondo animale sono il risultato di una crisi ecologica sempre più grave.
Argomenti: Daily Nautica