Volvo Ocean Race, svelato il piano anti-pirati
Ecco le misure di sicurezza per proteggere i sei team dagli attacchi pirateschi tra Città del Capo e Abu Dhabi
Ecco le misure di sicurezza per proteggere i sei team dagli attacchi pirateschi tra Città del Capo e Abu Dhabi
I pirati esistono ancora, e sono molto meno simpatici dell’affascinante Jack Sparrow interpretato da Johnny Depp. Vi ricordate la brutta fine che fece il grande sir Peter Blake, celebre velista neozelandese, famoso per i suoi calzoncini rossi (“red socks”)? Fu ucciso a bordo della sua goletta oceanografica proprio da dei criminali del mare, in Brasile.
Gli organizzatori della Volvo Ocean Race avevano annunciato lo scorso agosto che il percorso della seconda e terza tappa della regata più seguita al mondo sarebbe stato ridisegnato a causa dell’aumentato rischio di attacchi di pirateria nell’Oceano Indiano. A pochi giorni dalla partenza della seconda tappa da Città del Capo, prevista per domenica 11 dicembre, per la prima volta il direttore di regata Jack Lloyd ha reso pubbliche parti del piano.
I sei team lasceranno Città del Capo come previsto e saranno coperti dalla cartografia elettronica normalmente fino a un determinato punto dell’Oceano, dopo di che i dettagli sulla posizione delle barche saranno nascosti al pubblico, finché non raggiungeranno un porto sicuro. In tale porto, le barche verranno caricate su una nave protetta da guardie armate e dotata di altre misure di sicurezza per essere trasportate verso il nord degli Emirati. Per garantire la loro incolumità, tutti i velisti, i componenti degli shore team e le persone dell’organizzazione non viaggeranno sulla nave.
Una volta scaricate, il comitato organizzatore deciderà da dove farle ripartire con esattezza, per un percorso corto sprint verso Abu Dhabi, che accoglierà l’evento da 31 dicembre al 14 gennaio.
Argomenti: Daily Nautica, ocean-race, vela