Giulio Versari e le sue invenzioni ritratto di un genio della nautica foto
Liguria Nautica vi racconta chi era Giulio Versari e le sue invenzioni che hanno fatto la storia della nautica moderna
Liguria Nautica vi racconta chi era Giulio Versari e le sue invenzioni che hanno fatto la storia della nautica moderna
Molti di noi sicuramente hanno provato un’acqua scooter o in barca hanno utilizzato bitte a scomparsa, passacavi e accessori nautici simili, ma forse sono pochi a sapere che tali invenzioni sono frutto della genialità di un ligure, Giulio Versari, considerato da alcuni il pioniere della nautica moderna.
Classe 1931 di Santa Margherita Ligure e scomparso il luglio scorso, la sua storia nel campo nautico inizia negli anni 50’ nel Cantiere Otam come operaio. Presto le esperienze acquisite nel settore unite ad una mente già avveniristica e da grande autodidatta quale era, lo portano a creare agli inizi degli anni ’60 una propria azienda artigianale che da servizi di piccole riparazioni si trasforma ben presto in produttrice di accessori nautici. I dettagli tecnici venivano concordati direttamente con i clienti. Con il tempo la sua azienda si è ampliata e oggi è conosciuta in tutto il mondo come la Versari & Delmonte.
È stato lui ad inventare nel 1967 il primo acqua scooter della storia ,oltre al primo acqua scooter, a lui si devono gli accessori di coperta a scomparsa, prima fra tutti la bitta, oltre a passacavi, golfari, avveniristici sistemi di mancorrenti che si fissano con una semplice brugola, strutture per tavoli ad altezza regolabile, sedie da guida per imbarcazioni.
Alcuni di questi accessori sono raccontati nel libro “Per hobby solo per hobby” scritto dallo stesso Versari uscito nel 1998 che ripercorre la sua carriera e illustra con particolari minuziosi le sue invenzioni che non sono solo in campo nautico. Alcune di esse, sono state donate per sua volontà quando era ancora vivo al Comune di Santa Margherita destinate al Museo del Mare cittadino che l’ha esposte in una mostra.
Liguria Nautica consultando il libro e visitando il museo ha passato in rassegna alcune di queste realizzazioni per raccontarne il loro utilizzo e qualche curiosità
PROTOTIPO ANTESIGNANO DEL PRIMO ACQUA SCOOTER
Realizzato nel 1967, si manovrava con il manubrio e senza manopole e per acceleratore aveva un motore con elica protetta.
Prima di arrivare al prototipo definitivo dello scafo in vetroresina e con un motore più potente, più veloce e stabile di 35 Hp, Versari in realtà realizzò un primo modello che sottopose a due collaudi: il primo fu fallimentare, il secondo collaudo dopo avere apportato alcune migliorie, fu di successo e come racconta nel libro – “il battellino s’impenno sul pelo dell’acqua come un vero cavallo di razza partendo veloce e sicuro”-
SEDIA DA “COMBATTIMENTO”
Per traina d’altura è stata progettata e costruita nel 1969 per un armatore appassionato di pesca che l’ha utilizzata per 30 anni.
BITTA A SCOMPARSA
Realizzata nel 1989, è stata presentata nel 1988 per la prima volta al Salone SIPEN di Parigi aggiudicandosi il premio come miglior accessorio di design. In alluminio anodizzato, utilizzata in barche a vele e a motore fino a 25 metri, la sua ideazione contribuì a rendere più sicuri e agevoli i movimenti in coperta.
VOLANTE VDM
in tondo pieno di alluminio fu realizzata per un architetto nel 1976 con al centro il logo della Versari & Delmonte che è il disegno del volante stesso.
STRUTTURA TAVOLO AD ALTEZZA REGOLABILE
Realizzata agli inizi degli anni ‘90 in lega leggera anodizzata, con pistone a gas o attuatore elettrico.
Argomenti: Daily Nautica