Il fondatore di Sunreef Yachts a DN: “Sempre più cantieri scelgono la sostenibilità”
Intervista a Francis Lapp, fondatore e presidente di Sunreef Yachts, che porterà al World Yachting Summit di Monaco la sua esperienza "green"
Intervista a Francis Lapp, fondatore e presidente di Sunreef Yachts, che porterà al World Yachting Summit di Monaco la sua esperienza "green"
Francis Lapp parteciperà al World Yachting Summit, in programma a Monaco dal 15 al 17 aprile, con un intervento nella sezione “Technological Advances – The Road to Net-Zero“. Fondatore e presidente di Sunreef Yachts, cantiere polacco specializzato in catamarani customizzati “green”, Lapp è stato insignito, unitamente al marchio che ha creato, di importanti riconoscimenti internazionali per la qualità degli obiettivi raggiunti e la sostenibilità degli scafi. Ed è tuttora in costruzione nel sito Sunreef Yachts il più grande catamarano elettrico al mondo, il Sunreef 43M Eco.
Noi di Daily Nautica, tra i media partner del World Yachting Summit, abbiamo avuto l’occasione di intervistarlo partendo dal tema a lui più caro: la strada che la nautica da diporto deve intraprendere per rispondere agli obiettivi sempre più condivisi di sostenibilità ambientale.
In che modo, tra passato, presente e futuro, la ricerca dell’efficienza avvicina i cantieri alla sostenibilità?
Per la maggior parte dei cantieri navali questo processo è troppo lento. Quando Sunreef Yachts ha iniziato la sua attività, oltre 23 anni fa, l’efficienza energetica era già uno dei fattori chiave. Per me era chiaro che i catamarani presentassero molti vantaggi: stabilità, pescaggio ridotto, spazio ma anche efficienza nei consumi. Uno dei motivi per cui desideravo sviluppare questo tipo di imbarcazioni era la loro architettura ad alta efficienza energetica. Movimentarli non richiede molta energia. Nel corso degli anni abbiamo dedicato molti sforzi allo sviluppo di yacht quanto più sostenibili possibile. Abbiamo ridefinito tutto, dal processo di costruzione alle specifiche tecniche, fino al design degli interni e abbiamo aggiunto la nostra tecnologia solare. Oggi disponiamo di una gamma completa di yacht a vela e a motore eco-responsabili. Se si osserva il mercato, si nota una crescita dei concept di yacht sostenibili (anche un numero crescente di multiscafi). In passato non c’era molta preoccupazione per la sostenibilità in mare. Oggi questa mentalità sta cambiando e molti cantieri navali iniziano un nuovo viaggio verso tecnologie più pulite.
La strada verso il punto Net Zero della nautica è davvero realizzabile a breve?
Si tratta di un impegno a lungo termine, piuttosto che di una rivoluzione. Gli yacht sono molto complessi e portarli a zero emissioni rappresenta un compito complicato. Ci sono molti fattori da affrontare e misurarli accuratamente può rappresentare di per sé una sfida. Per questo facciamo parte di un importante progetto LCA portato avanti dall’industria nautica europea. Contribuiamo allo sviluppo di uno strumento di valutazione, che alla fine diventerà ampiamente disponibile e aiuterà i costruttori a svolgere la valutazione del ciclo di vita del prodotto.
Le normative attuali possono essere d’aiuto alla nautica da diporto in questo percorso evolutivo o vanno riviste?
È chiaro che le normative sugli yacht non hanno lo stesso slancio di quelle per l’industria automobilistica. Le normative attuali forniscono alcune basi per l’eco-yachting, ma includere navi più piccole, adattarsi alle nuove tecnologie e garantire la coerenza globale rimane una sfida.
Data la sua esperienza con Sunreef Yachts, quale ritiene possa essere il suo apporto al World Yachting Summit?
Condividere la nostra visione di una esperienza di navigazione più pulita è qualcosa che amiamo davvero. Il World Yachting Summit si presenta come una fantastica opportunità per uno scambio creativo di idee e di punti di vista. A seconda della discussione, saremo in grado di parlarvi dei nostri ricerca e sviluppo e degli ultimi progetti di superyacht, che credo siano un ottimo argomento di dibattito a Monaco. Attualmente stiamo costruendo il primo catamarano a vela elettrico di 43 metri, che ridefinirà gli standard dei superyacht. Il nostro obiettivo è dimostrare infatti che anche i grandi yacht possono essere puliti ed efficienti dal punto di vista energetico.
A che nuove sfide si sta preparando per il futuro?
Stiamo costruendo una gamma completamente nuova negli Emirati Arabi Uniti, quindi direi che abbiamo già lanciato una sfida per Sunreef Yachts. La nostra nuova serie ULTIMA è interamente realizzata nel nostro sito produttivo negli Emirati, dove disponiamo di un team e di un’infrastruttura in crescita. Non molto tempo fa abbiamo presentato in anteprima il nostro primo yacht costruito lì, che ha ricevuto un riscontro molto positivo. Per quanto riguarda le altre sfide, sono sicuro che saremo impegnati a identificare le aspettative in evoluzione dei clienti e a sviluppare le tecnologie per superarle.
Argomenti: ambiente-&-sostenibilità, Daily Nautica, motori marini, superyacht