Il Ceo di Marinedi a DN: “Il porto turistico deve essere una porta d’ingresso al territorio” – Video
Renato Marconi, CEO di Marinedi, racconta ai microfoni di Daily Nautica l’espansione del gruppo nel Mediterraneo, i progetti culturali nei porti e l’attenzione all’ambiente
Renato Marconi, CEO di Marinedi, racconta ai microfoni di Daily Nautica l’espansione del gruppo nel Mediterraneo, i progetti culturali nei porti e l’attenzione all’ambiente
Al Salone Nautico di Genova abbiamo incontrato Renato Marconi, Ceo del gruppo Marinedi, leader europeo nella gestione di marina dedicati al turismo nautico. Con oltre 6.000 posti barca e 14 porti operativi nel Mediterraneo, Marinedi continua a consolidare la propria presenza, guardando al futuro con una visione che integra sviluppo infrastrutturale, sostenibilità e cultura.
Crescita nel Mediterraneo
“Anche quest’anno – ha spiegato Marconi ai microfoni di Daily Nautica – abbiamo avuto un’ottima risposta dalla nostra clientela. La stagione estiva si chiude con risultati positivi in tutte le nostre marine, con una crescita tra il 5 e il 15% rispetto all’anno scorso”. Un trend che testimonia non solo l’affidabilità del brand Marinedi, ma anche il successo della strategia “un marchio, uno standard”, che punta su servizi omogenei, tariffe trasparenti e uno staff altamente qualificato in ogni marina del gruppo.
Espansione e consolidamento
Il 2025 per Marinedi è stato un anno strategico anche dal punto di vista societario. “Abbiamo rafforzato – ha raccontato Marconi – la nostra rete acquisendo la maggioranza della Marina di Brindisi, uno degli hub portuali più interessanti della Puglia e abbiamo consolidato anche la nostra presenza a Chiavari, dove abbiamo stabilizzato i rapporti con il Comune e gli altri soci”.
Oltre alla gestione degli scali esistenti, il gruppo sta portando avanti nuovi progetti. “Abbiamo vinto la gara – ha sottolineato Marconi – per la realizzazione di una nuova marina a Cagliari, più ampia rispetto alla precedente, ma stiamo partecipando ad altre tre gare, oltre a un’acquisizione. Il nostro programma di sviluppo procede come previsto”.
Cultura, territorio e sostenibilità
Ma l’ambizione di Marinedi va oltre la semplice gestione degli ormeggi. La filosofia del gruppo prevede che i porti turistici siano luoghi vivi, aperti alla cittadinanza e integrati nel tessuto culturale del territorio. “Il porto – ha affermato Marconi – non deve essere solo un’infrastruttura per barche, ma una piazza per i residenti e una porta d’ingresso per chi arriva dal mare. Per questo, in ogni marina, organizziamo eventi culturali e iniziative che coinvolgono anche chi non è diportista”.
Un impegno che si estende anche alle nuove generazioni, con progetti educativi avviati in diverse località: “A Procida, Trieste, Brindisi e presto anche a Forio d’Ischia – ha ricordato il Ceo del gruppo – stiamo portando avanti attività didattiche con le scuole per sensibilizzare i bambini sull’inquinamento da plastica in mare”. Secondo Marconi, è fondamentale che già dalla più tenera età si comprenda quanto la plastica sia un problema serio e che si possa affrontare solo con educazione, riciclo e rispetto per l’ambiente.
Un network in continua evoluzione
Nato nel 2012, Marinedi è oggi il primo network di marina del Mediterraneo, presente in Liguria, Toscana, Campania, Basilicata, Puglia, Sicilia e Sardegna. Ogni porto aderisce a uno standard comune di qualità e servizi, garantendo al diportista un’esperienza omogenea e affidabile, sia in termini di ospitalità che di sicurezza. Tra i porti di punta: Marina di Chiavari, Marina di Procida, Marina di Brindisi, Marina di Villasimius e il nuovo progetto per la Marina di Cagliari, che rappresenta uno dei tasselli fondamentali della prossima fase di crescita.
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