Acquisizione Baglietto, Vitelli: "Vogliamo essere capiti"
La curatela temporeggia, anche se i sindacati hanno dato il via libera all'acquisizione dell'ex stabilimento Baglietto di Varazze da parte della Azimut Benetti. Il presidente Paolo Vitelli spiega il perché
La curatela temporeggia, anche se i sindacati hanno dato il via libera all'acquisizione dell'ex stabilimento Baglietto di Varazze da parte della Azimut Benetti. Il presidente Paolo Vitelli spiega il perché
Si parla anche della spinosa vicenda relativa all’acquisizione dei cantieri Baglietto di Varazze nell’intervista rilasciata da Paolo Vitelli, fondatore e presidente del gruppo Azimut-Benetti, al quotidiano “Il Giornale”.
Vitelli fa luce sul perché la trattativa proceda a rilento, nonostante i sindacati ormai si siano schierati a favore dell’acquisizione: «Si tratta di una concessione concessione scaduta – spiega al quotidiano – e di un’altra che scadrà fra 2 anni sulle quali sorge una struttura industriale fatiscente, tutta da rifare. La curatela vuole giustamente incassare il massimo, anche se il successo del concordato è garantito dall’assuntore».
Nell’offerta presentata dal gruppo Azimut è inclusa la riassunzione di tutti i dipendenti ex Baglietto – ora cassaintegrati – e la ristrutturazione dello stabilimento, le cui condizioni sono pessime, per la produzione di nuovi modelli troppo grandi per essere realizzati nel sito di Avigliana. Il cantiere ha subito 5 tracolli negli ultimi 30 anni, e Paolo Vitelli non vuole fare la fine del sesto: anzi, la riconversione, secondo il presidente di Azimut, potrebbe essere la chiave del successo. Basta essere capiti, e non intralciati.
e.r.
Argomenti: Azimut Benetti, Baglietto, Daily Nautica, economia-&-finanza, superyacht, tasse-&-fisco, varazze