America's Cup: Oracle rimonta, Team New Zealand non vince più
Oracle Team USA si fa sotto con un'incredibile serie di quattro vittorie consecutive, Team New Zealand manca ancora il punto della vittoria
Oracle Team USA si fa sotto con un'incredibile serie di quattro vittorie consecutive, Team New Zealand manca ancora il punto della vittoria

I kiwi sembrano cotti al momento, e ieri sono arrivate delle incertezze anche sulla tattica, cose mai vite fin’ora dai neozelandesi. Cosa succede a Tem New Zealand e, soprattutto, cosa combinano su Oracle per fare andare il loro AC 72 così veloce?
Su New Zealand è arrivata la paura, sembra chiaro, nessun rischio in partenza e scelte tattiche a volte troppo prudenti, come nell’ultima poppa della prima regata di domenica, quando Barker aveva riacciuffato Oracle e piuttosto che andare all’attacco ha strambato per cercare una nuova separazione. E’ come se al pozzetto kiwi sia venuto il braccino del tennista, ma probabilmente la rinascita di Oracle non dipende solo da questo.

Nel vento medio-leggero delle regate di domenica Team New Zealand ha sofferto molto, mostrando una certa difficoltà nell’alzarsi sulle derive: in situazioni come queste se un cat fa foiling e l’altro no, si scava un abisso tra i due. Basta una strambata troppo lenta per compromettere la regata, e in questo senso la maggiore lucidità mostrata in manovra da Oracle può spostare la bilancia ulteriormente verso gli USA.

Sembra incredibile pensare che solo tre giorni fa Team New Zealand sia arrivato ad appena 1200 metri dall’America’s Cup, nel momento in cui è scoccato il tempo limite della regata dominata nettamente dai kiwi. Una beffa che Dean Barker sta pagando sicuramente a livello psicologico, ma anche il tattico Ray Davies sembra avere accusato il colpo perdendo lucidità nelle sue scelte. E’ molto probabile a questo punto che su New Zealand torni a bordo Grant Dalton, 56 anni e non sentirli, la sua esperienza sembra indispensabile per tranquillizzare Barker e portare fiducia a tutto l’equipaggio in un momento così delicato. Ne vedremo delle belle, con la Vecchia Brocca che, già con un volo prenotato con destinazione Oracle, sembra quanto mai incerta su dove restare per i prossimi quattro anni.
Mauro Giuffrè
Argomenti: Daily Nautica, vela






















