19 febbraio 2018

Le vernici antivegetative devono adeguarsi agli standard ecologici della UE. Ultimi mesi per i prodotti non a norma

19 febbraio 2018

Fino al 30 giugno è possibile vendere vernici antivegetative considerate non più a norma dai nuovi standard europei. Si prevedono quindi forti sconti per chi vuole acquistare i prodotti destinati a uscire dal mercato

Le vernici antivegetative devono adeguarsi agli standard ecologici della UE. Ultimi mesi per i prodotti non a norma

Fino al 30 giugno è possibile vendere vernici antivegetative considerate non più a norma dai nuovi standard europei. Si prevedono quindi forti sconti per chi vuole acquistare i prodotti destinati a uscire dal mercato

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Nuovo giro di vite da parte dell’Unione Europea che impone criteri ecologici sempre più stringenti nella realizzazione dei prodotti. A risentire di questi vincoli ora sono anche le vernici antivegetative che da quest’anno dovranno rispettare una nuova normativa antinquinamento dettata dall’Unione Europea.

Il 31 dicembre 2017, infatti, è entrata in vigore la nuova normativa europea sui prodotti antifouling che, tecnicismi a parte, impone a tutte le aziende di vernici antivegetative di aggiornare le proprie produzioni, in modo che le nuove vernici rispettino gli standard fissati dall’European Biocidal Product Regulation.

La nuova legge

A spingere per l’approvazione della legge BPR sono stati i Paesi del Nord Europa, molto sensibili alle tematiche ambientali, che aspettavano da tempo una norma da imporre a tutti i Paesi dell’Unione per proteggere l’ecosistema marino e la salute umana. Ora le aziende che producono antivegetative dovranno rientrare negli standard europei, che danno una stretta all’uso dei biocidi utilizzati nelle vernici per proteggere gli scafi.

I biocidi sono proprio le sostanze che combattono gli organismi che aggrediscono le carene e tutto ciò che è immerso in mare, come alghe, batteri, cirripedi, larve, denti di cane. Insomma, una forte protezione per qualsiasi carena ma a base di sostanze metalliche ritenute dannose per l’ambiente, i pesci e l’uomo stesso. Entro l’inizio del 2018, i produttori di vernici antivegetative erano tenuti a presentare un dossier all’Agenzia europea Echa, in cui hanno dovuto dimostrare come intendono adeguare la propria produzione alla normativa BPR.

Le scorte di magazzino

Il regolamento consente la vendita dei prodotti non più a norma fino al 30 giugno 2018. E’ semplice immaginare, quindi, che le varie aziende produttrici cercheranno di incentivare con forti sconti e promozioni mirate l’acquisto di questi prodotti, in modo da liberarsi delle scorte di magazzino che, da luglio, dovranno essere ritirate dal mercato e non potranno più esser vendute. Armatori, cantieri e utilizzatori finali potranno usare le vernici di vecchia formulazione fino al 31 dicembre 2018. Su Club Nautica è possibile trovare una vasta selezione di antivegetative cliccando qui.

Nel 2018 i produttori di vernici dovranno quindi introdurre nuovi processi industriali per adeguarsi alla normativa europea, probabilmente riducendo il numero di articoli presenti in catalogo, almeno nei primi anni. I nuovi criteri ambientali imposti dall’Ue potrebbero però portare le aziende più piccole a soccombere.

Gli armatori, invece, potranno approfittare di questa nuova normativa, acquistando nei prossimi mesi a prezzi particolarmente vantaggiosi i vecchi prodotti, che dovranno comunque essere utilizzati entro la fine di quest’anno. Gli armatori particolarmente sensibili alle tematiche ambientali, invece, possono trovare già sul mercato le vernici antivegetative BPR compliant, ovvero realizzate secondo i nuovi standard europei e, quindi, predisposte per la tutela dell’ambiente marino.

 

Giuseppe Orrù

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