05 novembre 2014

Approvato il disegno di legge sui "Marina Resort"

05 novembre 2014

Con il "Testo unico in materia di strutture turistico ricettive e norme in materia di imprese turistiche" la Liguria è la terza regione in Italia a consentire a porticcioli e darsene di offrire strutture ricettive e ristorazione

Con il "Testo unico in materia di strutture turistico ricettive e norme in materia di imprese turistiche" la Liguria è la terza regione in Italia a consentire a porticcioli e darsene di offrire strutture ricettive e ristorazione

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Il Consiglio Regionale della Liguria ha approvato il disegno di legge: “Testo unico in materia di strutture turistico ricettive e norme in materia di imprese turistiche” che innova e completa la materia in merito alle norme sulle strutture ricettive e turistiche. Tra le principali novità che riguardano principalmente la semplificazione dell’iter per gli imprenditori che intendono operare in questo settore spicca il pacchetto di norme che regolamenta i “Marina Resort”. La Liguria è infatti la terza regione in Italia a consentire a porticcioli, darsene e marine di offrire ai propri clienti oltre al posto barca e ai servizi connessi (elettricità e acqua) anche strutture ricettive e ristorazione (alberghi, bar, fitness e benessere).

 

L’offerta, secondo il provvedimento, è però limitata alle unità da diporto in transito e per un periodo di soggiorno non superiore a trentacinque giorni consecutivi. Inoltre a tutela degli utenti sono state disposte una serie di garanzie in merito alla trasparenza dei prezzi e dei servizi erogati, l’obbligatorietà dell’assicurazione per la responsabilità civile e la verifica di una reale corrispondenza tra le strutture e le “stelle” indicate. Chi sgarra può venire incontro a sanzioni amministrative pecuniarie (da 500 a 1.500 euro) o alla perdita delle stelle e alla sospensione dell’attività.

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1 commento

  1. giorgio says:

    Un’altra occasione per qualcuno di farsi una bella abbuffata di metri cubi fronte mare ??

    I posti letto sulle barche già ci sono e non servono posti letto a terra “dedicati alle unità in transito” ; il 99,99% dei diportisti ama dormire sulla propria barca; piuttosto mancano i posti barca al transito e quelli che ci sono hanno costi esosi.
    Invece quelli che si possono permettere di pagare il resort ( e il posto al transito) hanno barche da 20 metri in su e non hanno certo bisogno di dormire in resort.
    E chi andrà a controllare che le regole vengano rispettate ?
    E una sanzione amministrativa da 500 a 1,500 euro ogni tanto che deterrente può avere di fronte a certi interessi?

    Siamo alle solite……… come il solito,,,,,,,,,,, i soliti ignoti colpiranno ancora e la faranno sempre franca.

    Povera Italia