30 giugno 2015

AQA Yacht: a Fiumicino un cantiere che punta sul made in Italy e barche a basso impatto ambientale

30 giugno 2015

Filippo Filo inaugura a Fiumicino un impianto di ultima generazione per la costruzione di imbarcazioni in vetroresina. I primi progetti sono firmati AQA Yacht

AQA Yacht: a Fiumicino un cantiere che punta sul made in Italy e barche a basso impatto ambientale

Filippo Filo inaugura a Fiumicino un impianto di ultima generazione per la costruzione di imbarcazioni in vetroresina. I primi progetti sono firmati AQA Yacht

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Roma, e in particolare Fiumicino, località strategica perché vicina alle principali vie di comunicazione (litorale, aeroporto) e località turistiche (Sardegna, le isole Pontine e il golfo di Napoli) hanno fatto decidere Filippo Filo, in un momento di crisi per l’economia italiana, di puntare alla realizzazione del nuovo cantiere AQA a Capo due rami dell’Isola Sacra. La scelta di collocare a Fiumicino un impianto di ultima generazione per la costruzione di imbarcazioni in vetroresina, non è casuale. Fiumicino, storico polo nautico di prima grandezza, ha subito gli effetti della crisi più di ogni altra area italiana, aprendo così un varco a chi, come Filosa, voglia promuovere una nuova impresa su questo territorio.
Filosa, laureato in International Business alla Regent school of Economics, si lancia sul mercato con  il suo bagaglio di studi economico finanziari da manuale e, raccogliendo una serie di investitori privati, sceglie il litorale romano per un’azienda che punta tutto sull’ecologia e sull’accessibilità economica per molti. Affiancato da un team di tecnici, dalla lunga esperienza nel settore nautico, gli open yacht, una volta considerati beni di lusso, vengono nel cantiere AQA reinterpretati sposando tecnologia e rispetto per l’ambiente.
Approfittando del richiamo che il design italiano ha all’estero, AQA ha scelto il Made in Italy come un’arma per combattere la crisi italiana e riaffermarsi sia in Italia che all’estero con la qualità e la convenienza. L’obiettivo è quello di rilanciare sul mercato italiano il settore delle imbarcazioni mediterranee, dell’open yacht appunto. In particolare, si punta ad intercettare l’ampia fascia di domanda proveniente da soggetti disposti a utilizzare un’unità da diporto non solo per crociera, ma anche “day” non dovendo però sostenere per questa passione costi d’ingresso eccessivi o costi di esercizio insostenibili.
In parole semplici i tre modelli progettati dal Cantiere gli AQA 35, 42, 55 lunghi rispettivamente 12,14 e 17 metri, consumano poco, inquinano poco, non producono inquinamento acustico, non sporcano il nostro Mar Mediterraneo per il quale sono specificatamente pensati e costruiti. Sono natanti di quinta generazione che possono essere paragonati alle auto Euro 5, tanto per capire.
AQA diventa la migliore imbarcazione compatibile con il Mare Nostrum per tutti quelli che amano il mare, e che a differenza del passato non dovranno sopportare costi spropositati di ingresso per vivere un’esperienza realmente di navigazione con la famiglia. Per stimolare un utente che, a causa della crisi, non ha accesso al mercato del “nuovo”, fermo da anni, AQA rappresenta la perfetta alternativa.
Ed ecco la storia di un italiano coraggioso che ha fatto della sua passione di “vivere il mare” un fatto reale e concreto agli esordi in un settore che un tempo era l’eccellenza italiana, attestandosi oggi quasi unico attore a seguito della crisi nautica.

 

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