Baglietto, gli operai insorgono: "Basta temporeggiare"
Oggi i 150 operai degli ex cantieri Baglietto sono scesi in piazza a Varazze per invocare un'accelerazione delle procedure di acquisizione del sito da parte del gruppo Azimut Benetti
Oggi i 150 operai degli ex cantieri Baglietto sono scesi in piazza a Varazze per invocare un'accelerazione delle procedure di acquisizione del sito da parte del gruppo Azimut Benetti
Basta temporeggiare. Basta a un curatore fallimentare cunctator incurante della situazioni dei singoli e della cassa integrazione. Adesso gli operai degli ex cantieri Baglietto di Varazze chiedono a gran voce l’acquisizione dello stabilimento da parte del gruppo Azimut-Benetti, colosso nella produzione di yacht di lusso capitanato da Paolo Vitelli che si era fatto avanti con una proposta concreta e corredata da un piano industriale: «Non siamo disposti a tollerare ulteriori dilazioni – si legge nel volantino distribuito dai 150 operai dell’azienda nell’ambito del presidio, con tanto di corteo sull’Aurelia, organizzato nelle vie del centro di Varazze – di fronte all’offerta del gruppo Azimut-Benetti. Sono due anni che aspettiamo una soluzione della crisi, dopo aver visto fallire innumerevoli trattative per ragioni di volta in volta diverse».
E ancora: «Diciamo basta ai giochi di potere di Galantini (il curatore fallimentare, ndr) che insiste nell’ostacolare l’offerta Azimut». Con la manifestazione di oggi, i lavoratori della Baglietto hanno chiesto l’intervento delle istituzioni a sostegno della proposta varata dal gruppo Azimut domandando nel contempo che quest’ultime si facessero garanti degli impegni presi dal gruppo industriale.
e.r.
Argomenti: Azimut Benetti, Baglietto, Daily Nautica, economia-&-finanza, Liguria, mare, Posti barca, superyacht, varazze