26 settembre 2012

Cantiere Navale Mostes, una lunghissima storia di successi

26 settembre 2012

Siamo andati alla scoperta del Cantiere Navale Mostes di Pra’, una realtà che ha alle sue spalle 80 anni di storia: dai tempi dello stabilimento di Sturla, quando si lavorava con i maestri d’ascia, fino all’avvento della vetroresina e i materiali moderni da competizione

Siamo andati alla scoperta del Cantiere Navale Mostes di Pra’, una realtà che ha alle sue spalle 80 anni di storia: dai tempi dello stabilimento di Sturla, quando si lavorava con i maestri d’ascia, fino all’avvento della vetroresina e i materiali moderni da competizione

3 minuti di lettura

Esistono realtà produttive che operano sul nostro territorio da moltissimi anni: il Cantiere Navale Mostes è una di queste. Abbiamo ricostruito la sua storia con l’aiuto di Nicola Praticò, amministratore del cantiere che, a Pra’ (Genova), offre servizi di rimessaggio e manutenzione oltre che posti barca in banchina e su pontili galleggianti.

 

La storia – Fondati da Alessandro Mostes nel 1914 a Lezzeno, sul lago di Como, i Cantieri Mostes in pochi anni divennero presto una importante realtà nel nord Italia: una realtà che di lì a pochi anni si sarebbe ampliata. Lo stabilimento genovese nacque negli anni ‘30 a Sturla dalla volontà dei fratelli Luigi e Mario Mostes. Tra le derive e piccoli scafi sfornati dal cantiere “nostrano” c’erano gli Snipe (altresì detti Beccaccini), i Dinghy 12 piedi (particolarmente performanti, i Dinghy Mostes hanno vinto 11 titoli italiani  dal ‘47 al ’62), gli Star e gli Arpege: poi barche da pesca, cabinati a vela e motorsailer. Nel tempo il cantiere si è dedicato anche al restauro oltre che alla costruzione, diventando un punto di riferimento per le lavorazioni del legno (accanto a nomi storici della cantieristica italiana, quali Carlini, De Cesari, Valdettaro, Cantiere Navale dell’Argentario, Sangermani e Beconcini). La svolta arrivò negli anni ’80 quando il cantiere affiancò alla tradizione del legno le costruzioni in vetroresina: ad oggi può vantare l’utilizzo di tutti i materiali, compreso l’alluminio e il carbonio.

 

Restauro e barche “speciali” – L’attuale gestione del cantiere ha puntato molto sul restauro e sulla costruzione di barche particolari: dal 2007 ad oggi Mostes ha varato un 42 piedi a vela dalle linee classiche, un 40’ a motore in alluminio e un 55’ a vela, racer-cruiser dalle linee moderne e costruzione in sandwich. Per quanto riguarda il restauro, invece, il punto di forza del cantiere è la preparazione tecnica, ma anche storica e culturale, su ogni tipo di costruzione tradizionale. [nggallery id=208] Nella gallery, da sinistra a destra: 1. Il racer-cruiser Mostes 55; 2. I servizi di rimessaggio sono una delle specialità del cantiere; 3. Il sito dello stabilimento a Genova Pra’; 4. “Willy Tender”, il progetto di tender in vetroresina e legno stile anni ’50.

 

I servizi – Le dimensioni del cantiere sono quelle di un’azienda medio-piccola: ad oggi la forza lavoro è composta da una decina di dipendenti, tutti impegnati nello stabilimento, per poter intervenire a 360° senza dover ricorrere a terzi. Le imbarcazioni fino a 25 metri di lunghezza possono usufruire dei tanti servizi offerti dal cantiere di ordinaria e straordinaria manutenzione (interventi meccanici sui motori con assistenza autorizzata, realizzazione e controllo di impianti elettrici ed elettronici, carpenteria in legno e ponti in teak, arredamenti e tappezzerie interne ed esterne, lavorazioni di verniciatura parziale o totale, sabbiature, trattamento antiosmosi e anticorrosivi su scafi di ogni tipo e qualità, impianti frigorifero e di condizionamento, coibentazioni, rinnovo annotazioni di sicurezza e documenti, disalbero barche a vela, sostituzione sartiame, modifica appendici…).

 

Cosa c’è “in cantiere” – L’ultimo progetto al quale il cantiere sta lavorando in questi giorni è la costruzione di un tender in vetroresina che si prefigge di essere un’alternativa ai tender in gomma tradizionali. Questo tender, la cui lunghezza varia dai 4 ai 5 metri , è estremamente leggero (il suo peso si aggira intorno ai 150 kg ed è quindi paragonabile a quello di un gommone), può trasportare fino a 6 persone oltre al guidatore e presenta doti di leggerezza, stabilità e di protezione dagli spruzzi, caratteristiche che lo rendono ottimale come tender di bordo degli yacht. Dal punto di vista logistico, invece, è prossima l’apertura di un nuovo sito presso la Marina Genova Aeroporto.

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2 commenti

  1. Claudio Santi-Stradella-pv says:

    Anche se non ho mai avuto necessita di utilizzare questo cantiere per la mia barca , confermo quanto detto da Francesco.
    Conosco i proprietari , persone gentili serie ma sopratutto professionali e attente anche a delle semplici piccole richieste. Fanno il possibile per aiutarti.
    Da loro è stato allestito persino un Rustler 42 , una splendida barca che da loro è stata stupendamente rifinita.
    claudio

  2. francesco says:

    confermo la buona qualità del cantiere, la mia barca a vela di 10 metri si avvale della loro competenza. Oltretutto non fa difetto l’educazione e l’affabilità sia dei titolari che delle maestranze
    Francesco Bambini