18 marzo 2010

Cantieri Navali di Lavanga: si torna a respirare aria di ripresa

18 marzo 2010

Cantieri navali Lavagna: una cordata di imprenditori liguri sembra essere interessata ai Cantieri.

Cantieri navali Lavagna: una cordata di imprenditori liguri sembra essere interessata ai Cantieri.

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cantieri_di_lavagnaLa crisi dell’economia globale ha colpito sin dagli inizi la nautica che oggi stenta a ripartire di slancio anche se qualche debole segnale è all’orizzonte. Crisi della nautica non vuol dire solo della cantieristica ma di tutto l’indotto ad essa legata e per questo motivo che il fenomeno sta avendo ripercussioni esponenziali. Ovviamente anche in Liguria patria storica del distretto industriale del mare i segnali preoccupanti ci sono stati, ma questa volta l’input parte proprio dall’indotto.
Dopo i numerosi fallimenti di fine 2009 e inizio 2010 c’è chi vuol riprovarci e questa volta una cordata di imprenditori liguri sembra essere interessata ai Cantieri navali Lavagna che sono stati dichiarati  tecnicamente falliti lo scorso 29 gennaio. I protagonisti di questa iniziativa sono 19 aziende che compongono il consorzio “One – Organization nautical enterprises –  Liguria”, che attualmente danno lavoro a circa 400 persone.
Già si sono svolti i primi incontri per capire come avviare l’iniziativa e il primo approccio sembra essere stato positivo. Per il presidente del consorzio, Felice Paredi, l’interessamento nasce dall’esigenza non solo di rilevare il cantiere ma soprattutto di continuare a farlo funzionare a Lavagna, nel tentativo di valorizzare il marchio Admiral conosciuto nel mondo.
Il consorzio è costituito essenzialmente da terzisti, aziende che operano nel campo della nautica da diporto che sono in grado di costruire e  allestire da cima a fondo una nave e che costituirebbero l’indotto principale del Cantiere di Lavagna generando anche economia sul territorio ligure.
La visita del consorzio “One” segue di pochi giorni quella di un gruppo di imprenditori di Pescara, pertanto la concorrenza c’è, ma questo non può che migliorare le prospettive per la rinascita di uno dei marchi storici liguri.
Alberto Morici

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