21 gennaio 2011

Chiavari si, Imperia no: è bufera

21 gennaio 2011

Revocata la concessione delle aree per il nuovo porto di Imperia

Revocata la concessione delle aree per il nuovo porto di Imperia

3 minuti di lettura

porto_imperiaEffettivamente ha del paradossale la notizia data oggi alle agenzie secondo le quali a Imperia verrà  revocata la concessione delle aree per il nuovo porto. Infatti alla ‘Porto Imperia spa’, partecipata dalla Acquamare, dal Comune e da imprenditori locali, tutti al 33% non verrà data concessione per il 2011. Mentre solo pochi giorni fa era stato dato l’ok per un’operazione analoga al Porto di Chiavari. Non c’é dunque pace nella città rivierasca per un’opera che é finita lo scorso ottobre in una inchiesta penale con cui la Procura vuole chiarire le modalità di assegnazione dell’ appalto.

 

La revoca della concessione, decisa dal dirigente dell’ ufficio Porto e Demanio ha fatto andare su tutte le furie il sindaco, Paolo Strescino che ha parlato eventuali “richieste risarcitorie” nei confronti del dirigente. Hanno subito reagito anche la società ‘Porto Imperia’ e la ‘Acquamare’ di Caltagirone, che parlano di “atto gravissimo” e annunciano un immediato ricorso al Tar per fare sospendere il provvedimento. In gioco ci sono dighe, banchine, moli e altre infrastrutture per un valore di oltre 100 milioni di euro. I lavori, iniziati a marzo 2007, sono completati infatti al 70%.

 

Il sindaco difende la società a capitale misto creata con Caltagirone e, tra gli altri, l’imprenditrice Beatrice Parodi, e non usa mezzi termini: “un danno di questa portata va a minare l’immagine non solo del Porto di Imperia, ma anche della nostra città. Eventuali richieste risarcitorie al dirigente, dunque, andranno valutate”. Il sindaco, che ha parlato davanti agli assessori e ai consiglieri di maggioranza, spiega che il dirigente “ha ritenuto, assumendosene ogni responsabilità, di adottare in solitaria il provvedimento”. Il sindaco ha criticato anche la tempistica perché, dice, “l’atto è stato emesso con troppa fretta, in quanto risultano ancora in corso approfondimenti tecnici e giuridici, anche da parte dei legali, richiesti dal dirigente stesso”.

 

La Porto Imperia Spa spera che venga fissata un’udienza di merito dal Tar entro la prossima estate e il legale. La società ricorda di avere depositato documenti chiarificatori sia il 15 dicembre sia lo scorso 13 gennaio e che l’ingegnere Valentino Castellini, che la Porto di Imperia ha incaricato “come da indicazione della Commissione Collaudo”, ha assicurato a verbale la piena rispondenza delle opere del porto realizzate al progetto. Entro sette giorni il Tar dovrà esprimersi sulla eventuale richiesta di sospensiva, poi l’autorità che amministra il Demanio, cioè il Comune, procederà agli adempimenti conseguenti per acquisire le aree portuali. Un procedimento piuttosto lungo e complesso per le problematiche sollevate”.

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6 commenti

  1. Francesco says:

    Ho appreso soltanto oggi circa il problema relativo al Porto d’Imperia.Cosa succede a chi ha già pagato gli oneri di gestione 2011 perchè ligio alla scadenza fissata a fine mese?Cosa succederà a tutte le infrasttrutture del porto costruite senza permesso,quello che succede agli immobili,cioè verranno abbattute? E cosa succederà dei Sig.ri Notai che hanno certificato la regolarità di atti che risulteranno illegali?Verranno radiati dall’ordine? E tutto questo per motivazioni che puzzano di contrapposizione politica lontano un miglio?
    Ma è possibile che il menefreghismo dei politici nei confronti dei normali cittadini sia giumto a questo punto? Ma davvero i politici vogliono portare l’esasperazione dei cittadini ad un punto di non ritorno?

  2. Fernando says:

    Come da comunicazione sul Secolo XIX di ieri io sto raccogliendo nominativi di proprietari Posti barca del Nuovo Porto per mettere in piedi una “Class action” azione collettiva per difendere il nostro investimento. C’e’ un avvocato di Genova chew sta facendo la stessa cosa e metteremo insieme tutti gli interessati.
    Chi vuol aderire mandi una mail a : fernando@fzucconi.com

  3. bertani Silvia says:

    Rispondo ad Oceano.Altri tre proprietari di posti barca non intendono pagare fino a nuove comunicazioni da parte della società Porto di Imperia ( che non ha ancora detto nulla di ufficiale)
    Ho mandato una raccomandata . Tornerò a scrivere dopo l’esito del Tar.
    Per noi che siamo lontani è fondamentale sentirci e scambiare opinioni. Tante teste possono partorire grandi idee!!!! La mia mail è : ciocabec@gmail.com

  4. Oceano says:

    Porto di Imperia non dà notizie (in special modo difficili da reperire da proprietari non liguri o del posto) e l’unica comunicazione che invia è quella del pagamento degli oneri di gestione 2010-2011.
    Nel merito ho chiesto immediate delucidazioni in merito e confermato che congelo il pagamento.
    Voi che intendete fare ?

  5. Alberto says:

    Sicuramente la questione sollevata da Silvia Bertani è prioritaria ed è solo uno degli aspetti che l’amministrazione pubblica deve tenere conto quando prende delle decisioni così drastiche. L’economia del territorio, il turismo, l’ambiente ma soprattutto il mare di Imperia merita maggiore rispetto….non può essere frutto di una strumentalizzazione politica.
    Aspettiamo un pronto riscontro da chi ha preso questa decisione!

  6. bertani silvia says:

    Allora che cosa succede ai proprietari dei postibarca? sono andati davanti a un notaio a rogitare che cosa? chiedo chiarimenti giuridici sulla situazione. Mi rivolgo a centinaia di persone che si trovano nella mia situazione: cosa pensate di fare? o abbiamo fatto un bel buco nell’acqua e andiamo a casa con il rogito da stracciare?