Costa Allegra, un'altra notte alla deriva
Mentre la nave da crociere Costa Allegra passa la sua terza notte alla deriva, nelle acque dell'oceano indiano, Genova si fa sentire vicina al gruppo marittimo attraverso le parole del sindaco Marta Vincenzi.
Mentre la nave da crociere Costa Allegra passa la sua terza notte alla deriva, nelle acque dell'oceano indiano, Genova si fa sentire vicina al gruppo marittimo attraverso le parole del sindaco Marta Vincenzi.
“Genova intorno a Costa” così il sindaco Marta Vincenzi ha fatto sentire la sua voce in conseguenza alla serie di disastri che coinvolgono da gennaio la compagnia leader internazionale di crociere. L’incendio divampato sulla nave da crociera Costa Allegra, al largo delle Seychellles, accade un mese dopo il naufragio della Costa Concordia al largo dell’isola del Gilgio, sul quale l’attenzione internazionale è ancora alta. Se pur grave, il guasto di Costa Allegra non ha avuto conseguenze tra i più di 1000 passeggeri, ripercussioni importanti si verificano invece all’interno del gruppo, già provato dal più grave naufragio che ha causato circa 40 vittime, come si può capire dalle dichiarazioni del sindaco di Genova: «Siamo vicini alla società Costa, è parte stessa della storia di questa città». Una nuova brutta figura internazionale vuol dire prenotazioni in calo, l’ad del gruppo Pierluigi Foschi corre ai ripari con una lettera-appello, inviata anche al ministro dell’economia Corrado Passera: «il marchio Costa, nel settore marittimo e crocieristico, va difeso quale garanzia di eccellenza e orgoglio nazionale». Gli ultimi dati parlano di un calo delle prenotazioni tra il 15% e il 22% , anche se è presto per valutare l’impatto che la vicenda Costa Allegra avrà sul medio periodo.
Dal lunedì 26 febbraio la nave da crociera Costa Allegra è alla deriva nell’oceano indiano, a 250 miglia dalle coste delle Seyshelles, in conseguenza a un incendio che ha causato il malfunzionamento del sistema elettrico di bordo. Tra i più di 1000 passeggeri non ci sono vittime, ma la vita a bordo è estremante difficile a causa del grande caldo, tipico di quella parte del mondo. Dalle ultime notizie i team tecnici hanno raggiunto la nave, per avere la possibilità di aggiustare il guasto, ma secondo la Guardia Costiera italiana, la nave, che doveva raggiungere il porto più vicino di Mahè stasera alle 22.30, non raggiungerà acque sicure prima delle 9 di domani mattina, le 6 in Italia, a causa di forti correnti.
Sono già stati organizzati 600 posti aerei per i rientri e oltre 400 camere d’albergo per eventuali necessità di soggiorno. La nave sta per essere raggiunta da alcuni dei membri del “Care Team”, pronti a organizzare le singole esigenze di rimpatrio. La situazione a bordo è regolare. Viene fornita acqua minerale per le necessità di igiene personale.
Intanto in 376 hanno deciso di continuare la vacanza. Costa paga loro resort da sogno alle Seychelles e viaggio di rientro.
Gloria Sormani
Argomenti: costa concordia, crociere, Daily Nautica, economia-&-finanza, Genova, Incidenti, mare