16 gennaio 2012

Costa Concordia, gli ultimi aggiornamenti

16 gennaio 2012

Invariato il numero di vittime e dispersi (6 e 16). Schettino sotto accusa, salta fuori la pista dell' "inchino". Problemi di stabilità del relitto. Il disastro sui mercati internazionali

Invariato il numero di vittime e dispersi (6 e 16). Schettino sotto accusa, salta fuori la pista dell' "inchino". Problemi di stabilità del relitto. Il disastro sui mercati internazionali

4 minuti di lettura

Ecco l’aggiornamento del pomeriggio circa allo stato dei soccorsi in seguito all’incidente di venerdì sera della Costa Concordia, andatasi a incagliare su uno scoglio a 150 m dalle coste dell’Isola del Giglio, mentre era sulla rotta Civitavecchia-Savona.

 

Brutti segni – Il tragico bilancio relativo all’incidente della Costa Concordia nelle acque antistanti l’Isola del Giglio è invariato da parecchie ore. Sei morti e 16 dispersi. Intanto verso mezzogiorno la nave è scivolata di 9 cm in verticale e di uno e mezzo in orizzontale. Non si è trattato di un buon segnale, e le operazioni di soccorso sono state sospese. Si è ripreso intorno alle 15.30, quando è stato accertato che la nave ha raggiunto una discreta stabilità che consente ai vigili del fuoco e alle altre unità il ritorno a bordo alla ricerca dei superstiti.

 

La “lista nera” del Corriere Fiorentino – Il quotidiano “Corriere Fiorentino”, ha stilato una sorta di “mappa dei dispersi”, secondo la quale mancano ancora all’appello un riminese di 36 anni (William Arlotti) con la figlia di cinque anni, due donne siciliane di 50 e 49 anni (Maria Grazia Trecarico e Luisa Virzì), una donna di 30 anni di Cavaglià vicino Biella (Maria D’Introno) e un musicista trentenne di Alberobello vicino Bari (Giuseppe Girolamo). Questo per quanto riguarda i passeggeri italiani. Non si hanno ancora notizie invece dei due cittadini statunitensi che si trovavano a bordo della Costa Concordia e la stampa tedesca ipotizza che possano esserci una decina di cittadini tedeschi dispersi.

 

Disastro economico – Sui mercati internazionali, l’incidente pesa in maniera consistente: la Costa Concordia è pur sempre un bolide lungo 292 metri che al punto massimo raggiunge un’altezza di 52 metri. È larga 35 metri e ha una stazza lorda di oltre 114mila tonnellate (guardate la foto, tratta dal sito della CNN, per rendervi conto delle dimensioni): la Carnival Corporation, società che detiene la Costa Crociere, ha perso il 16% alla borsa di Londra. Secondo Breaking News i costi di assicurazione per i Lloyds londinesi si aggirerebbero intorno al miliardo di dollari. Si tratterebbe della perdita assicurativa più onerosa per un singolo naufragio.

 

Cosa è successo – Si stanno ricostruendo i fatti. La sera di venerdì la Costa Concordia, con a bordo 4.234 persone, ha appena iniziatoun tour di 7 giorni, chiamato “Il profumo degli agrumi”, in arrivo da Civitavecchia e in direzione Savona: alle 21.45 passa a poche centinaia di metri dall’Isola del Giglio, colpendo uno scoglio. All’interno della nave è blackout, ma i messaggi audio diffusi per i turisti sono tranquillizzanti: si tratta solo di un problema tecnico con l’impianto elettrico. In realtà l’imbarcazione ha uno squarcio di almeno 70 metri, tra le lamiere c’è anche un pezzo di scoglio. La nave imbarca acqua e inizia a piegarsi, così viene deciso di cambiare direzione per avvicinarsi alla costa. La Costa Concordia affonda subito a nord di Giglio Porto, a Punta Gabbianara. Poi la difficoltosa evacuazione, e i soccorsi che si susseguono ormai da più di due giorni, oggi resi più difficili dalle condizioni meteo avverse.

 

Le menzogne di Schettino – Secondo quanto dichiarato dal comandante della nave Francesco Schettino – ora in carcere a Grosseto con l’accusa di omicidio colposo plurimo e abbandono della nave – lo scoglio che ha causato lo squarcio della nave non era segnalato sulle carte nautiche, teoria smentita quest’oggi dal pm di Grosseto Francesco Verusio. «L’idea che ci siamo fatti nell’immediatezza del fatto – ha detto Verusio – sta trovando conferme dalle prime indagini delle forze dell’ordine e delle autorità marittime». E ancora: «Il comandante, al momento dell’impatto con lo scoglio, era in plancia e che quindi era lui alla guida della nave». Inoltre è stato appurato l’abbandono della nave da parte del comandante campano quando c’erano ancora molte persone da soccorrere.

 

L’inchino – Secondo quanto si apprende da fonti inquirenti, un ex ammiraglio è stato sentito in queste ore dai magistrati della Procura di Grosseto. L’ex ammiraglio viene ascoltato rispetto all’inspiegabile avvicinamento della nave all’isola del Giglio per il cosiddetto “inchino”. Secondo quanto appreso i Pm grossetani vogliono chiarire se è vero che il comandante della Costa Concordia si è avvicinato troppo all’isola del Giglio per salutare con luci e sirene accese l’ex ammiraglio Mario Palombo, figura carismatica della marineria italiana.

 

e.r.

 

(immagine tratta dal sito della CNN)

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3 commenti

  1. Flo79 says:

    ho fatto due crociere , la prima con una nave americana la Royal Carribien e la seconda con una italiana MSC non c’ è paragone quello che è accaduto alla concordia è una dimostrazione di ciò
    che ho appena detto !
    Un abbraccio lo mando a tutte le persone che hanno vissuto il dramma di quella notte tranne
    a coloro che hanno causato tutto perchè non è solo il Capitano Schettino il responsabile .

  2. SARA says:

    sono dvvero dispiaciuta per quello che’e successo molte persone sono morte credendo che quella era una vacanza indimenticabile ma non e stato cosi spero che tutti quei dispersi si troveranno almeno per tranquillizare i familiari ma sopratutto noi italiani che siamo in pena per loro,che dio ci aiuti.per il comandante ha sbagliato tantissimo forse preso dal panico non voglio giustificarlo ma si e’trattato per l’ennesima volta di un’errore umano non ho piu’niente da dire.
    sono davvero molto soncertata da questa situazione.

  3. filippo says:

    sono veramente dispiaciuto per quello che sta succedendo alla costa crociere non ci sono parole che per colpa del comandante ci a fatto fare una brutta figura nei confronti di altre nazioni e per la nostra compagnia di bandiera io sono stato uno dei crocisti della costa crociera anzi invito a tutti gli italiani e stranieri a a non abbandonare la costa crociera continuate a fare crociere e stato solo un incidente chi abbandona la costa crociera abbandona litalia io ci sono stato sulla costa romantica e o un ricordo bellissimo e un giorno portero i miei figli