Diportista uguale evasore: ecco perché siamo considerati tali!
Davanti alla Marina degli Aregai, è stato fermato dalla GdF uno yacht di 25 metri. Il proprietario ha evaso 34 mila euro di accise. Brutti episodi, che infangano la reputazione dei tanti diportisti onesti
Davanti alla Marina degli Aregai, è stato fermato dalla GdF uno yacht di 25 metri. Il proprietario ha evaso 34 mila euro di accise. Brutti episodi, che infangano la reputazione dei tanti diportisti onesti
Se, in Italia, l’equazione diportista = evasore è entrata nell’immaginario collettivo, lo dobbiamo anche a questi episodi: il proprietario di uno yacht di 25 metri battente bandiera delle Channel Islands, noto paradiso fiscale al largo delle coste della Normandia (inserito nelle liste nere delle polizie tributarie di tutto il globo), è stato “pinzato” dopo l’evasione delle accise sul carburante.
Per lui una denuncia e rischio di guai giudiziari dopo il controllo a sorpresa effettuato dalla squadriglia navale della Guardia di finanza al largo di Marina degli Aregai. L’uomo, facendo il pieno, aveva dichiarato di essere diretto verso acque al di fuori del contesto europeo, condizione questa che permette lo sgravio delle accise: in base alle carte di bordo, invece, è venuto fuori che lo yacht faceva la spola tra la Riviera e la Costa Azzurra.
L’evasione è stata calcolata in circa 34 mila euro ma ci sono da aggiungere altri 7 mila euro di Iva non versata, quindi è stata avvertita l’autorità giudiziaria. I controlli in questo senso proseguiranno nei prossimi giorni, sperando nel buon senso e non in una “caccia alle streghe” ai danni della stragrande maggioranza di diportisti onesti.
E.R.
(nella foto, il “Villa sul Mare” lo yacht su cui si trovava Paola Perego qualche tempo fa quando ne è stato predisposto il sequestro. Ironia della sorte: anche la conduttrice è coinvolta in un caso di evasione delle accise)
Argomenti: Daily Nautica, economia-&-finanza, tasse-&-fisco