Ecco come un 45 piedi può colare a picco in 5 minuti VIDEO
“Ciao”, un cabinato di 45 piedi che stava partecipando alla World ARC (la regata non competitiva che impegna chi vi partecipa per un anno e tre mesi in giro per il mondo) è colato a picco in 5 minuti tra l’Indonesia e le isole Cocos. L’incredibile video
“Ciao”, un cabinato di 45 piedi che stava partecipando alla World ARC (la regata non competitiva che impegna chi vi partecipa per un anno e tre mesi in giro per il mondo) è colato a picco in 5 minuti tra l’Indonesia e le isole Cocos. L’incredibile video
“Ciao”, cabinato con a bordo gli sloveni Srecko e Olga Pust, è affondato mentre stava navigando tra l’Indonesia e l’arcipelago australiano delle Isole Cocos (altresì conosciute come Keeling). La barca, uno Sweden Yacht 45, ha colpito un non meglio identificato oggetto sommerso quando si trovava circa 40 miglia a nord-est degli atolli australiani poco dopo mezzanotte: l’impatto ha danneggiato il timone causando una falla e il conseguente ingresso d’acqua nel sottocoperta.
SEMBRAVA TUTTO SOTTO CONTROLLO
Tre imbarcazioni che si trovavano nelle vicinanze (“J’Sea”, “Spirit of Alcides” e “Umineko”), anch’esse partecipanti al rally più lungo del mondo (l’edizione in corso è partita nel gennaio del 2012 da Saint Lucia, e lì si concluderà ad aprile 2013 dopo 26 mila miglia in giro per il mondo), hanno raccolto il PAN-PAN e si sono subito recate nella zona dell’incidente, arrivando all’una. Nel frattempo la coppia slovena aveva ammainato le vele rallentando per ridurre la velocità d’ingresso dell’acqua. “Ciao” è stata presa al traino da “J’Sea” e, alle 3 del mattino, la situazione sembrava essere sotto controllo. L’imbarco di acqua era stato arginato e, lentamente, la barca procedeva, trainata lentamente, verso le Cocos.
NIENTE DA FARE
Ma alle 4.30 Srecko ha realizzato che il livello dell’acqua stava pericolosamente salendo ben sopra le sentine prorompendo nel quadrato e nelle cabine. Alle 4.45 la cima di traino è stata mollata perché la barca non riusciva più a procedere. Purtroppo “Zoe”, l’unica barca che a bordo aveva una pompa ad alta capacità in grado di aspirare l’acqua da “Ciao”, si trovava ancora a 9 miglia di distanza quando l’imbarcazione slovena ha iniziato ad affondare, con i due ancora a bordo: una volta che il ponte di prua si è immerso e si è capito che non c’era più nulla da fare, Srecko e Olga sono balzati a bordo della zattera di salvataggio e sono stati accolti su “Spirit of Alcides”, che, assieme alle altre barche sopraggiunte in soccorso, ha fatto rotta verso lo Cocos.
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Storia tratta da www.giornaledellavela.com
Argomenti: Daily Nautica, mare