Eolo nove e fuoribordo Suzuki DF250AP: il binomio perfetto tra eleganza e prestazioni
La prova a Capo d’Orlando, in Sicilia, del nuovo Eolo nove equipaggiato con una coppia di fuoribordo Suzuki da 250 cavalli
La prova a Capo d’Orlando, in Sicilia, del nuovo Eolo nove equipaggiato con una coppia di fuoribordo Suzuki da 250 cavalli
Non ci poteva essere debutto migliore per il nuovo Eolo nove della joint venture Eolo Marine Group. Il modello, progettato in collaborazione con lo Studio Naye, ha fatto il suo primo test nelle acque di Capo D’Orlando, in Sicilia, con una coppia di fuoribordo Suzuki da 250 AP, dotati di una tecnologia all’avanguardia come il piede idrodinamico, il sistema elettronico “Drive by wire” ed il Variable Valve Timing (VVT). Il risultato, come era facile immaginare, è un binomio perfetto tra lo stile della nautica italiana e l’innovazione tecnologica targata Suzuki.
Eolo nove: l’evoluzione della “Day Line”
La barca, lunga 9 metri e larga 2.96 metri, fa parte della famiglia “Day Line”, dedicata a chi ama il comfort e la vivibilità a bordo. Si tratta dell’evoluzione del precedente modello, Eolo 830, con 4 posti letto anziché 2, e con un baglio leggermente più grande. Le linee eleganti e sportive che contraddistinguono il suo layout vanno ad unirsi alla qualità dei materiali impiegati sia a livello strutturale che di arredamento.
L’ampio pozzetto esterno è il luogo dove si fondono tutte le caratteristiche vincenti di questo modello. Prima dell’ingresso in cabina troviamo un blocco cucina esterno completo di lavello e fornello, mentre il frigo è stato collocato sotto il sedile di guida. A completare il pozzetto troviamo poi a poppa un’isola che funge sia da divano che da prendisole, con al centro un tavolo con diverse sedute a scomparsa. A prua, invece, si apre uno spazioso prendisole.
L’Eolo nove può ospitare fino a 12 persone, con 4 cabine molto ampie sottocoperta. La cabina di prua è dotata di un letto matrimoniale trasformabile in dinette con un divano a U e un tavolo allungabile al centro. C’è poi un locale WC dotato di lavello con mobile annesso e un vano doccia separato da una porta in plexiglass.
Suzuki 250 AP con eliche controrotanti
Per la prova in mare, l’Eolo nove è stato equipaggiato con due motori fuoribordo da 250 AP ciascuno, montati su bracket incorporato. Il DF250 AP è un V6 inclinato di 55° con cubatura da 4.028 cc. Oltre alla tecnologia Drive by wire, grazie al quale sia la marcia che il gas sono gestiti elettronicamente, questi motori Suzuki si distinguono per l’adozione di ulteriori sistemi all’avanguardia come il Variable Valve Timing. Si tratta di un meccanismo utilizzato per variare la tempistica dell’alzata delle valvole di aspirazione, consentendo di anticipare l’apertura prima che le valvole di scarico siano completamente chiuse.
Il Suzuki Lean Burn, “sistema a combustione magra”, misura invece istante per istante una serie di parametri legati al funzionamento del motore. Il sistema è in grado di calcolare in anticipo e con straordinaria precisione quanta benzina deve essere immessa dal sistema di iniezione all’interno delle camere di combustione. Bisogna citare anche il particolare piede idrodinamico, ovvero la parte immersa. Questa tecnologia consente di ottimizzare i valori di resistenza all’avanzamento e, al contempo, di migliorare le pressioni sull’elica derivanti da flussi più controllati. Il risultato è una maggiore efficienza e stabilità, alla quale si aggiunge la riduzione degli attriti e di conseguenza anche dei consumi.
Prestazioni dell’Eolo nove
Durante il test drive, l’imbarcazione, grazie alla poderosa spinta dei 500 cv erogati dai due fuoribordo Suzuki installati a poppa, ha raggiunto una velocità massima di 44,2 nodi a 6000 giri, mentre la velocità di crociera si aggirava intorno ai 28 nodi, con un consumo rispettivamente di 170 litri all’ora e 60 litri all’ora.
Argomenti: Daily Nautica, motori marini, suzuki