Finalmente arriverà il Sistema Telematico Centrale della nautica
È stato approvato dal Consiglio dei Ministri lo schema di regolamento che definisce le modalità di funzionamento del cosiddetto SISTE, il registro telematico della nautica da diporto
È stato approvato dal Consiglio dei Ministri lo schema di regolamento che definisce le modalità di funzionamento del cosiddetto SISTE, il registro telematico della nautica da diporto
Grazie ad una norma contenuta nella scorsa legge di stabilità, che ha istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Sistema Telematico Centrale della Nautica da Diporto (SISTE), è stato approvato dal Consiglio dei Ministri dell’8 novembre uno schema di regolamento che ha definito le modalità di funzionamento del nuovo sistema elettronico.
“Questo sistema – ha spiegato il ministro Maurizio Lupi – porterà una radicale semplificazione e razionalizzazione delle procedure e consentirà, attraverso appositi sportelli diffusi su tutto il territorio nazionale, e in parte coincidenti con gli attuali uffici delle Capitanerie di porto e della Motorizzazione civile, la progressiva informatizzazione della tenuta dei registri di iscrizione e la digitalizzazione delle formalità relative al rilascio dei documenti delle unità da diporto”.
Al contempo il sistema permetterà di introdurre misure volte ad arginare fenomeni fraudolenti, consentendo (speriamo) un rapporto sinergico tra Pubblica Amministrazione ed operatori del settore volto a garantire l’acquisizione di elementi conoscitivi utili alla identificazione delle unità da diporto. Il provvedimento prevede infine un’ulteriore misura di semplificazione, tesa alla dematerializzazione dei contrassegni relativi ai contratti di assicurazione per la responsabilità civile verso i terzi per i danni derivanti dalla navigazione delle unità da diporto.
Argomenti: barche a motore, Daily Nautica, tasse-&-fisco
avanti con la burocrazia… fra qualche anno avremo un altro mostro burocratico mangiasoldi!!!
Ora devono permettere a tutti i proprietari di imbarcazioni di presentare istanza alle capitanerie di appartenenza per essere volontariamente controllati a partire da gennaio 2014.
Aiutiamo gli armatori onesti.
Solo cosi si potra’ dare una svolta positiva al futuro del diporto in Italia.