Da Genova a Gibilterra e ritorno in gommone: ecco perché
Zar Formenti e Suzuki vanno da Genova a Gibilterra e ritorno perché la nautica deve avvicinarsi ai giovani e coinvolgerli
Zar Formenti e Suzuki vanno da Genova a Gibilterra e ritorno perché la nautica deve avvicinarsi ai giovani e coinvolgerli
Sabato scorso dalle banchine di fronte alla Fiera di Genova ha preso il mare Italo, gommone protagonista del raid dal capoluogo ligure a Gibilterra, organizzato dal Club del Gommone, in collaborazione con i colossi della nautica Suzuki e Zar Formenti. Presente alla cerimonia di partenza anche Ucina Confindustria Nautica.
Da Genova a Gibilterra e ritorno in gommone: ma perché? Per i giovani!
Un’impresa da 2280 miglia che coinvolgerà 11 equipaggi, che si daranno il cambio ogni 200 miglia circa. Ma perché? La risposta arriva direttamente dallo staff di Zar Formenti . “Lo facciamo per i giovani”, ci hanno raccontato, “perché l’età media di chi va per mare sta crescendo sempre di più. Vent’anni fa era di trentenni, dieci anni fa di quarantenni e adesso di cinquantenni. E’ un trend che bisogna assolutamente invertire e per farlo bisogna avvicinare i giovani al mondo della nautica. Un’iniziativa come questa, che unisce l’avventura e l’esperienza, è il nostro modo di convincere i ragazzi e le ragazze ad andare per mare e a viverlo”.
Il raid godrà di una notevole copertura mediatica e sarà possibile seguirlo sui canali social, dove verranno postati video e foto, in modo tale da mantenere sempre un contatto con i marinai in mare e rendere tutti partecipi dell’impresa.
La missione di Suzuki e Zar Formenti insieme al Club del gommone
La “missione” di Suzuki e Zar Formenti ha assunto anche un carattere internazionale con l’ingresso negli equipaggi di un marinaio francese e di uno inglese. Tra gli appassionati di gommoni l’idea è stata molto gradita, soprattutto tra i membri del Club del Gommone che hanno aderito in gran numero, come dimostrano gli undici equipaggi creati. Il tempo stimato per percorrere gli oltre 4000 chilometri è di circa un mese e mezzo, considerando anche eventuali periodi di stop per condizioni meteo avverse.