26 maggio 2016

Genova Smart Week: climatizzazione marina ed energia pulita? Si può fare!

26 maggio 2016

Tra i tanti temi che verranno affrontati durante la settimana di dibattiti, uno ci sembra particolarmente interessante perché ha il mare come componente fondamentale: il progetto di climatizzazione marina per il complesso San Benigno

Genova Smart Week: climatizzazione marina ed energia pulita? Si può fare!

Tra i tanti temi che verranno affrontati durante la settimana di dibattiti, uno ci sembra particolarmente interessante perché ha il mare come componente fondamentale: il progetto di climatizzazione marina per il complesso San Benigno

3 minuti di lettura

Innovazione, energia pulità, città più vivibile, efficienza e modernità enrgetica: sono queste le parole chiave di Genova Smart Week, una serie di conferenze dedicate all’evoluzione degli spazi urbani, promosse dal Comune di Genova e dall’Associazione Genova Smart City e in agenda fino al 31 maggio

Le città stanno affrontando nuove sfide e i cambiamenti sono e saranno inevitabili: l’obbiettivo è renderle vivibili per il futuro, con piani energetici innovativi e uno svilupo che tenga conto della dimensione umana e sociale.

Tra i tanti temi che verranno affrontati durante la settimana di dibattiti, uno ci sembra particolarmente interessante perché ha il mare come componente fondamentale: il progetto di climatizzazione marina per il complesso San Benigno.

Climatizzazione marina? Perché no

Riscaldare e raffreddare gli ambienti con acqua marina si può, soprattutto in un clima temperato come la Liguria: si inquina di meno e si risparmia sulla bolletta, senza dovere costruire infrastrutture titaniche. L’idea riguarda Genova e in particolare il complesso San Benigno(Matitone, Torre WTC, Torre I Gemelli, Torre di Francia, Torri Piane, Torri Shipping): questo progetto di climatizzazione, qualora realizzato, sarebbe il primo in Italia funzionante su grande scala.

Il concetto è molto semplice: l’acqua del mare in inverno è più calda dell’aria, mentre in estate è leggermente più fredda. In un clima così fatto rappresenta quindi una fonte termica ideale per potere riscaldare e raffreddare secondo le stagioni. In che modo e quali sono i tempi per realizzare l’infrastruttura? Ne abbiamo parlato con Domenico Carmosino, amministratore di Carmogest che gestisce San Benigno da un punto di vista condominiale, ideatore e promotore del progetto con l’ingegnere Piergiulio Avanzini ex direttore CNR, che della climatizzazione marina è uno dei promotori da anni  in Italia.

Domenico Carmosino durante la conferenza del Genova Smart Week dedicata alla climatizzazione marina

Domenico Carmosino durante la conferenza del Genova Smart Week dedicata alla climatizzazione marina

Secondo Domenico Carmosino, “Il maggiore ostacolo è ovviamente la parte burocratica. Di per sè l’infrastruttura da fare non è complessa e il lavoro effettivo da realizzare è stimato in poco più di un anno. Prima però bisogna lavorare sui finanziamenti. Genova fa parte del progetto Smart Cities che promuove i progetti tecnologici volti a migliorare il livello di ecosostenibilità della città; indicativamente la riduzione di ossido di carbonio nell’aria, sarebbe ridotto di circa 15.000 tonnellate/anno.

A ciò si aggiunge l’interesse al progetto da parte di soggetti privati, che potrebbero investire su quest’idea. L’ammontare complessivo della spesa calcolato è di circa 3 milioni di euro”.

Secondo quanto ci ha spiegato Avanzini, “Verrà realizzato un termo-acquedotto che porterà l’acqua di mare alla centrale posta adiacente al mare, facendo poi circolare acqua dolce: non sarebbealtro che una pompa di calore, o una serie di pompe, centralizzata. La pompa di calore, attraverso una scambiatore, preleva l’energia termica dal mare  per riscaldare o raffreddare il circuito in cui circolerà il liquido che andrà poi negli impianti centralizzati. Queste pompe di calore hanno uno scambiatore, generalmente in titanio, espressamente concepito per potere lavorare con l’acqua marina”.

 

I dettagli tecnici del progetto

I dettagli tecnici del progetto

Il vantaggio nell’usare l’acqua di mare sta nel dovere coprire un gap termico, tramite la pompa di calore, minore rispetto all’utilizzo dell’aria. Esempio: se d’inverno l’aria esterna è a 7 gradi, per portarla dentro gli ambienti domestici a 20 bisognerà colmare un gap di 13 gradi. Se si utilizza l’acqua come fonte termica invece, questa normalmente si trova in Liguria intorno ai 15 gradi d’inverno, basterà colmare 5 gradi di differenza. Il risparmio sul costo rispetto a un riscaldamento con combustibile è stimato circa nel 40%.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Il lettore è responsabile a titolo individuale per i contenuti dei propri commenti. In alcun modo le idee, le opinioni, i contenuti inseriti dai lettori nei commenti ad articoli e notizie rappresentano l’opinione dell’editore, della redazione o del direttore responsabile.
Il lettore non può pubblicare contenuti che presentino rilievi di carattere diffamatorio, calunniatorio, osceno, pornografico, abusivo o a qualsiasi titolo illecito e/o illegale, né assumere atteggiamenti violenti o aggredire verbalmente gli altri lettori.
La segnalazione di eventuali contenuti diffamatori, offensivi o illeciti e/o illegali può essere effettuata all’indirizzo e-mail info@ligurianautica.com, specificando il contenuto oggetto della segnalazione attraverso link diretto. La redazione provvederà a verificare il contenuto e prenderà eventuali provvedimenti nel più breve tempo possibile.