27 agosto 2013

GOA Magazine, quando la navigazione diventa interattiva

27 agosto 2013

GOA Magazine è il primo mensile dedicato alla Liguria, esclusivamente per tablet, scaricabile sia su iPad che Android da App Store, Google Play e Amazon

GOA Magazine è il primo mensile dedicato alla Liguria, esclusivamente per tablet, scaricabile sia su iPad che Android da App Store, Google Play e Amazon

4 minuti di lettura

Non solo Lonely Planet, cartine e guide: da qualche mese i turisti a spasso per Genova e la Liguria hanno a disposizione un nuovo strumento, versatile e innovativo, per scoprire i tesori della Superba, conoscere aneddoti e curiosità, essere informati sui principali fatti della Regione. Si tratta di GOA Magazine, il primo mensile dedicato alla Liguria, esclusivamente per tablet, scaricabile sia su iPad che Android da App Store, Google Play e Amazon.

 

L’idea è nata dalla mente del suo giovane direttore, Tomaso Torre, trentatreenne a capo di una redazione di under trenta, in collaborazione con Sinergica, agenzia genovese specializzata in comunicazione pubblicitaria.

 

Una grafica dinamica e accattivante accompagna il lettore in un percorso sempre vario, dove può assumere un ruolo più partecipativo non solo in relazione alla diffusione delle notizie ma anche in base alla loro stessa raccolta e promozione. L’utente è infatti chiamato ad interagire e ad interfacciarsi direttamente con la redazione, scrivendo o alle caselle di posta di ogni giornalista, o in un’apposita sezione, Citizen of GOA, nella quale può commentare le notizie precedentemente pubblicate, dare suggerimenti o pubblicare egli stesso delle notizie. Insomma, un’alternativa a quella che è l’informazione di oggi a livello locale, che non ambisce a sostituirla ma ad integrarla.

 

È il primo esperimento di Citizen journalism in salsa genovese, strettamente connesso all’idea di Smart city. Un esperimento che già dalla pubblicazione del numero zero a marzo ha avuto un ottimo riscontro di lettori, che hanno fornito preziosi suggerimenti.

 

Sempre in omaggio allo spirito partecipativo anche il logo è stato scelto dai lettori attraverso un sondaggio lanciato sulla pagina Facebook, che conta tra i 10 mila e i 13 mila contatti a settimana.

 

Ma vediamo nel dettaglio come si struttura GOA Magazine, innanzi tutto spiegandone il nome, GOA, acronimo che identifica Genova negli aeroporti internazionali.

 

Una volta scaricata l’edizione del mese il lettore è accolto da una copertina animata, d’impatto. Seguono le istruzioni per l’uso con i rimandi alle pagine Facebook e Twitter, un vademecum che agevola l’utente nella lettura, già di per sé molto intuitiva. Una foto del mese simbolica introduce le inchieste, otto/dieci articoli che approfondiscono un tema d’attualità con una precisa linea editoriale: uno sguardo al futuro ed uno al passato, per coinvolgere anche il pubblico ancora legato ai mezzi di informazione tradizionali. Così, ad esempio, accanto al servizio sulle applicazioni assolutamente da avere, si trova quello dedicato alla bottega di un mastro liutaio, ultimo baluardo di produzione artigianale di strumenti musicali a Genova.

 

Ogni articolo è arricchito da un contributo video, da una galleria fotografica o da collegamenti esterni ai siti di riferimento. Si dà così all’utente da una parte la possibilità di avere un prodotto tradizionale, dall’altra un ventaglio di scelte che lo integrano.

 

Tra queste anche la cronaca di eventi in diretta, come nel caso della MilleVele, la storica manifestazione velica di Genova, organizzata dallo Yacht Club Italiano il 2 giugno scorso. In tale occasione i lettori di GOA Magazine hanno vestito i panni di veri e propri reporter, documentando i momenti più emozionanti della manifestazione attraverso foto e video.

 

Chiude ciascuna edizione la rubrica dedicata agli eventi, GOA Now, divisa in due parti fondamentali: una statica, con eventi di stampo culturale o manifestazioni; e una dinamica, che si aggiorna in tempo reale se collegati alla rete.

 

I nuovi linguaggi sperimentati da GOA Magazine investono anche il modo di fare pubblicità, prima fonte di sostentamento del mensile: la formula è differente rispetto agli sponsor tradizionali, potendo l’inserzionista scegliere tra una proposta animata, di pochi secondi, e una statica, che stimolano l’interesse del lettore.

 

Ma GOA non ha intenzione di fermarsi. Forte del successo ottenuto – più di 500 applicazioni scaricate in tre mesi – e potendo contare su una squadra giovane e coesa, i prossimi traguardi sono una versione riveduta e corretta per smartphone ed una in inglese, in modo da raggiungere una platea sempre più vasta.

 

Federico Zappone

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